Shit, merda, tits, tette: parole che oggi, nel bene o nel male, hanno diritto di cittadinanza sul piccolo schermo. Ed è merito o colpa di George Carlin, un attore comico e un eroe della controcultura americana, noto per il suo linguaggio irriverente e i suoi sketch pieni di riferimenti a droghe e l'utilizzo di parole spinte. Carlin è morto per un attacco cardiaco in un ospedale di Santa Monica nell'area di Los Angeles. Aveva 71 anni. Conosciuto per il suo tagliente, provocatorio materiale, aveva raggiunto lo status di una icona dell'anti-establishment negli anni Settanta con il celebre sketch 'Seven dirty words', le 'sette parole sporche', che nessuno dovrebbe pronunciare in televisione. Il materiale era quasi da educande per gli standard di oggi, ma allora fece furore: una radio di New York, la Wbai, mandò in onda il monologo senza censure all'inizio degli anni Settanta e fu censurata e multata dalla Federal Communications Commission. La battaglia legal