Un paese per due
Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E, sedutisi, gli facevano la guardia. (Mt 27, 35-36)
Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. (Mc 15, 24)
Parto da questo per condividere con Voi un mio pensiero.
Sarò uno stolto, ma io , in quello che sta accandendo nel nostro Paese ,ci vedo un piano ben preciso.
Un accordo nè scritto nè deciso a tavolino, che prevede di dividersi il Paese in modo equo.
Ma se le vesti le tirarono a sorte , a Ravello sta accadendo qualcosa di diverso.
La scatola del puzzle che contiene il futuro di Ravello è saldamente nelle mani dei due amici - nemici storici.I quali compreso che darsi battaglia non porta più agli stessi risultati di un tempo, hanno dapprima individuato un nuovo nemico , nel Professore di Rotello ,e poi hanno iniziato a seminare, per raccogliere i sudati frutti nella Primavera del 2011.
La quasi certa candidatura a Sindaco di Paolo W, non me ne voglia,ma è una scelta perdente, e credo che lo sappia anche lui, è il primo di tanti segnali.Il silenzio in cui questa misera opposizione, orfana anche del suo più grande portatore di voti, è imbarazzante.
Il silenzio in cui l'attuale amministrazione, ovvero le macerie di coloro che furono Protagonisti, è vergognoso come alla loro incapacità politica.
Ma nel silenzio che i due amici -nemici, hanno portato il Paese, che si dicono le migliori cose.
I due fanno capire che le ostilità sono terminate. Che il futuro di Ravello sarà migliore ora. L'Auditorium aprirà e ci sarà condivisione di idee perchè l'erba cattiva è stata eliminata, le opere strutturali si faranno perchè la Campana mettere le idee ed i progetti, altri le conoscenze e le capacità imprenditoriali.
Il futuro di Ravello sarà comuque nelle loro mani. La politica all'avvocato, l'economia al geologo.
Il silenzio a RAVELLO inizia a far male.
Non oso paragonare i Ravellesi a Gesù Cristo, ma sicuramente siamo tutti noi, quelli che a dover portare la croce.
Il silenzio di tanti menti eccellenti fa rabbrividire.
Pensate solo a questi numeri:
1975 = a 24 anni Amalfitano era già Consiglire Comunale;
1985 = a 34 anni Di Martino era Sindaco;
1985= a 21 anni Nicola Fiore era consigliere Comunale di maggioranza;
1985 = a 24 anni Ulisse Di Palma era Consigliere Comunale di minoranza, per poi diventare a 29 anni consigliere di Opposizione a Scala !
1996 = a 32 anni Imperato era Sindaco.
Come è possibile che nel 2010 si discute ancora degli stessi personaggi. La colpa di chi è.Sicuramente sempre di loro due , che non hannop lavorato per costruire una nuova classe dirigente, in particolar modo Di MARTINO.
Ma neanche nessuno si è impegnato a ragionare con la propria mente.
In questo siamo tutti colpevoli.
Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. (Mc 15, 24)
Parto da questo per condividere con Voi un mio pensiero.
Sarò uno stolto, ma io , in quello che sta accandendo nel nostro Paese ,ci vedo un piano ben preciso.
Un accordo nè scritto nè deciso a tavolino, che prevede di dividersi il Paese in modo equo.
Ma se le vesti le tirarono a sorte , a Ravello sta accadendo qualcosa di diverso.
La scatola del puzzle che contiene il futuro di Ravello è saldamente nelle mani dei due amici - nemici storici.I quali compreso che darsi battaglia non porta più agli stessi risultati di un tempo, hanno dapprima individuato un nuovo nemico , nel Professore di Rotello ,e poi hanno iniziato a seminare, per raccogliere i sudati frutti nella Primavera del 2011.
La quasi certa candidatura a Sindaco di Paolo W, non me ne voglia,ma è una scelta perdente, e credo che lo sappia anche lui, è il primo di tanti segnali.Il silenzio in cui questa misera opposizione, orfana anche del suo più grande portatore di voti, è imbarazzante.
Il silenzio in cui l'attuale amministrazione, ovvero le macerie di coloro che furono Protagonisti, è vergognoso come alla loro incapacità politica.
Ma nel silenzio che i due amici -nemici, hanno portato il Paese, che si dicono le migliori cose.
I due fanno capire che le ostilità sono terminate. Che il futuro di Ravello sarà migliore ora. L'Auditorium aprirà e ci sarà condivisione di idee perchè l'erba cattiva è stata eliminata, le opere strutturali si faranno perchè la Campana mettere le idee ed i progetti, altri le conoscenze e le capacità imprenditoriali.
Il futuro di Ravello sarà comuque nelle loro mani. La politica all'avvocato, l'economia al geologo.
Il silenzio a RAVELLO inizia a far male.
Non oso paragonare i Ravellesi a Gesù Cristo, ma sicuramente siamo tutti noi, quelli che a dover portare la croce.
Il silenzio di tanti menti eccellenti fa rabbrividire.
Pensate solo a questi numeri:
1975 = a 24 anni Amalfitano era già Consiglire Comunale;
1985 = a 34 anni Di Martino era Sindaco;
1985= a 21 anni Nicola Fiore era consigliere Comunale di maggioranza;
1985 = a 24 anni Ulisse Di Palma era Consigliere Comunale di minoranza, per poi diventare a 29 anni consigliere di Opposizione a Scala !
1996 = a 32 anni Imperato era Sindaco.
Come è possibile che nel 2010 si discute ancora degli stessi personaggi. La colpa di chi è.Sicuramente sempre di loro due , che non hannop lavorato per costruire una nuova classe dirigente, in particolar modo Di MARTINO.
Ma neanche nessuno si è impegnato a ragionare con la propria mente.
In questo siamo tutti colpevoli.
Commenti
La colpa è nostra, la colpa di tanti che soffiono, che criticano
ma non fanno nulla.
La colpa è nostra e dei tanti benpensanti che pensano solo, ma non fanno altro, anzi hanno abdicato a pochi soggetti presuntuosi e megalomani.
La colap è nostra che da sempre abbiamo accettato questi vedidtori di fumo, ma alla fine hanno annullato il senso della collettività, il senso dell'essere Ravello..... la colpa è nostra
mi chiedo una cosa sola, e la domanda (forse non sono a conoscenza dei fatti) nasce spontanea:
perchè non ti sei candidato??? sarei capace anche io di criticare l'uno e l'altro tenendomi fuori dalla mischia come fai te.....
guarda che non è facile amministrare....e se un giorno (e te lo auguro...perchè se ricordo bene era un tuo sogno) avrai la possibilità di farlo....poi dovrai mettere in atto tutto quello che stai dicendo......
un tuo "vecchio" compagno!!!
anche se a dire il vero i "compagni " non mi si addico, non mi sono mai candiato finora perchè sono difficilmente manleabile e poco propenso a scendere a comporomessi. Amo il mio paese, ed ho una visione di Ravello, giusta o sbagliata che sia, ma comuque personale, non l ho copiata da nessuno.
Se un domani avrò la possibilità di amministrare la cosa pubblica la farò come meglio so fare, ma ti dico già ora, che le critiche saranno sempre prese come stimolo per fare meglio per me. La politica deve essere confronto , e stima reciproca per le persone che ti ascoltano e ti chiedono ascolto.
A ravello , questo non accade d aanni.
Ciao Vecchio Compagno
conosco bene francesco...e penso che chi ha talenti ed onestà intellettuale non dovrebbe tirarsi indietro... anche perchè se il paese va male è perchè persone come francesco non si fanno avanti o non vengono ascoltate...resto dell'idea che DEVI uscire dal guscio.........ciao francesco non sono nè tuo amico ne tuo estimatore...ma valuto le persone che potrebbero e dovrebbero stare in prima linea per il bene di ravello
E' GIUNTO IL MOMENTO DI TIRARE UN BEL CALCIO NEL CULO A TUTTO QUESTO VECCHIUME.
SINCERAMENTE VAFFANCULO!
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