Senza titolo

Quando ero un ragazzo la Festa di Torello rappresentava la fine dell'estate e l'inizio della scuola. Aspettavo con ansia che arrivasse. Mi sorprendevo a ritrovarmi con i tanti ragazzi, poco più grandi me, a salire e scendere sui tetti, a consegnare l'immagine sacra della MADONNA e il pane benedetto, che rappresentavano, non solo la cosiddetta "quesuta", ma il portare in ogni casa la MIA MADONNA, per me speciale allora come ora.
Con il passare degli anni , gli interessi di ognuno si diversificano, ma l’amore per la MADONNA DI TORELLO, non è mai venuto meno. Non solo come coinvolgimento personale , ma come momento di avvinarsi alla religione nuovamente , come un rigenerarsi .
Si diventa aimhè grande. E la festa di Torello , non è più il momento di inizio della scuola, ma semplicemente un intervallo nel tran – tran quotidiano.
Un tran –tran , che per una quindicina d’anni è stato rappresentato da lunghe serate di divertimento, fra bevute e battute, nella piazza di Atrani.
Cliente abituale di Andrea e Lello, alla Risacca, per anni mi sono trovato in quella Piazzetta, come nel salotto di casa mia. Un posto dove essere se stessi , senza alcun problema , l’essenza della libertà, (sarà stata l’età).Solo nella piazza di Torello, vivevo lo stesso stato d’animo.
Poi come d’incanto non sono passato più per la piazza di Atrani, problemi e vicende vari mi hanno allontanato. ( anche in questo caso è l’età che avanza).
Altre generazioni hanno animato la piazza, altre emozioni, altri momenti.
A Torello ,dopo un periodo di burrasca, le cose sembrano essere tornate alla normalità. E il rifugio del ragazzo che fui, è sempre ospitale.
Il 09 settembre 2010 mi sono ricordato nuovamente dell’altra Piazza che ha segnato la mia vita. Non ho pianto, ma le lacrime scendono copiose ora. Una vita spezzata in quel modo, non può che rappresentare la vita di ognuno di noi spezzata in due. Ognuno di noi ha un torto in questa vicenda, nessuno escluso.
Mi sono rattristito per un passato che non c’è più,per un presente spazzato via, per un futuro ….
Non ho avuto il coraggio di scendere nella piazza finora, per timore, per paura.
Due piazze, una sola persona, quindi.
Sabato 18 e Domenica 19 settembre 2010, si festeggia la MADONNA DI TORELLO.
Questa volta non darò un mano a preparare i fuochi, né vorrò festeggiare. Non me la sento, non si può guardare un figlio piangere e l’altro sorridere.

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