Il lungo addio
Caro Professore De Masi ,
se la memoria non mi inganna tra poco è il suo compleanno e quindi Auguri.
Questo sarà il suo ultimo compleanno da Presidente della Fondazione Ravello. Non è una previsione ottimistica la mia, ma credo corrisponda , oramai, alla realtà dei fatti.
Come un novello Luigi XIV, Lei ha vissuto questi ultimi 20 anni a Ravello, convinto che sul suo “Impero” non calasse mai il Sole. Oggi il Re è nudo. Con le spalle a muro.
Chi la volle a Ravello come volano per il rilancio turistico, reclama la Sua testa.
Chi la fece rivivere a stagione nuova, l’ha abbandonata. Nonostante, meno un anno fa, lei non ne accettò le famose dimissioni, anzi lo riempì di grandi elogi.
Lei, smarrito e consapevole, lancia gli ultimi proclami epistolari, commettendo il suo errore di comunicazione più grave, sottovalutando in modo pieno chi legge le sue, convinto di avere una corte solida e sopraffina. Ma TUTTO QUELLO che la circonda non le appartiene, non le è mai appartenuto.
Lei ha contribuito a far crescere Ravello sotto molti punti di vista, ma è stato un padre assente, anzi totalmente incapace di ascoltare i figli. Per anni, lei ha profetizzato sul conto di Noi Ravellesi, credendo che le sue parole fossero giuste e condivise. Ma per molti erano solamente scale da salire.
Oggi lei è rimasto ai piedi della scala, non avendo più forza per salire. Altri non si girano neanche più indietro.
L’inaugurazione dell’Auditorium ha sancito tutto.
Chi, come me, a dire il vero pochi, è rimasto coerente con se stesso e il proprio operato, non ha partecipato. Chi doveva esserci , non c’era e chi non voleva e non doveva esserci, era presente. Con lei assolutamente non in grado di arginare il tutto. Come una novella Cleopatra, incapace di resistere al fascino del Bell’Antonio.
Ravello non piangerà la sua partenza.
Lei nella premessa di un suo libro edito dopo il conferimento della cittadinanza onoraria, citando Pavese, scrisse: “Molti campanili, vuol dire nessuno”. Lei carente di radici, ha cercato di cucire con Ravello un forte legame. Ma, indubbiamente, non c’è riuscito.
La colpa , forse è anche nostra, impreparati al saper ascoltare.
“Essere cittadini di un paese come Ravello è onore inestimabile. Significa non solo avere solide radici, ma radici in un terreno fertile, e dolcissimo in cui persone e cose gareggiano per migliorare la qualità della vita assicurando a noi stessi e agli altri i grandi lussi del nostro tempo: il silenzio, la quiete, la sicurezza, l’identità, l’autonomia, la bellezza, la creatività.”
Questo scrisse ed oggi lei ne viene allontanato, perché non è stato capace di comprendere le sue stesse parole.
Fuoco nemico ed amico indicano come risoluzione, come panacea di ogni problema, la sua sostituzione da presidente della Fondazione.
Come se cambiare un uomo, possa cambiare il sistema, modificare le cose. Come se un corso nuovo avvenga nell’istante immediatamente successivo alla nomina di un nuovo presidente. Di un nuovo organigramma.
Una favola che si può solo raccontare ai bimbi o ai servi sciocchi.
Il potere politico ed economico del Paese, mai come in questo momento, è al massimo della coesione.
“Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna” ecco quello che sta accadendo a Ravello.
Noi Ravellesi, incapaci di opporci, crediamo ancora che sia una guerra tra le parti. Ma le armi sono state deposte da tempo, un nuovo giorno è già sorto. Ma a raccoglierne i benefici saranno i soliti noti.
Ma io dico che la ” guerra civile” a cui assistiamo da tempo non è altro che la logica conseguenza di un lungo processo di decadenza delle istituzioni politiche del nostro Paese. A quei pochi che credono ancora che ci sia una lotta a cui prendere parte, auguro di aprire presto gli occhi e guardarsi intorno. Vedrà che tutti girano contenti. La guerra è finita. Ovvero , non c’è mai stata.
Salvatore e Secondo oramai hanno capito una cosa, che combattersi era inutile. Il motto “ se non riesci a sconfiggere il tuo nemico, alleati” , loro lo hanno attuato appieno.
Caro Professore, addio.
Buon viaggio di ritorno verso…. Casa.
In tanti anni mai ci hanno presentato e spero di poterla salutare prima della sua partenza.
Con cordialità
Francesco Zappia
se la memoria non mi inganna tra poco è il suo compleanno e quindi Auguri.
Questo sarà il suo ultimo compleanno da Presidente della Fondazione Ravello. Non è una previsione ottimistica la mia, ma credo corrisponda , oramai, alla realtà dei fatti.
Come un novello Luigi XIV, Lei ha vissuto questi ultimi 20 anni a Ravello, convinto che sul suo “Impero” non calasse mai il Sole. Oggi il Re è nudo. Con le spalle a muro.
Chi la volle a Ravello come volano per il rilancio turistico, reclama la Sua testa.
Chi la fece rivivere a stagione nuova, l’ha abbandonata. Nonostante, meno un anno fa, lei non ne accettò le famose dimissioni, anzi lo riempì di grandi elogi.
Lei, smarrito e consapevole, lancia gli ultimi proclami epistolari, commettendo il suo errore di comunicazione più grave, sottovalutando in modo pieno chi legge le sue, convinto di avere una corte solida e sopraffina. Ma TUTTO QUELLO che la circonda non le appartiene, non le è mai appartenuto.
Lei ha contribuito a far crescere Ravello sotto molti punti di vista, ma è stato un padre assente, anzi totalmente incapace di ascoltare i figli. Per anni, lei ha profetizzato sul conto di Noi Ravellesi, credendo che le sue parole fossero giuste e condivise. Ma per molti erano solamente scale da salire.
Oggi lei è rimasto ai piedi della scala, non avendo più forza per salire. Altri non si girano neanche più indietro.
L’inaugurazione dell’Auditorium ha sancito tutto.
Chi, come me, a dire il vero pochi, è rimasto coerente con se stesso e il proprio operato, non ha partecipato. Chi doveva esserci , non c’era e chi non voleva e non doveva esserci, era presente. Con lei assolutamente non in grado di arginare il tutto. Come una novella Cleopatra, incapace di resistere al fascino del Bell’Antonio.
Ravello non piangerà la sua partenza.
Lei nella premessa di un suo libro edito dopo il conferimento della cittadinanza onoraria, citando Pavese, scrisse: “Molti campanili, vuol dire nessuno”. Lei carente di radici, ha cercato di cucire con Ravello un forte legame. Ma, indubbiamente, non c’è riuscito.
La colpa , forse è anche nostra, impreparati al saper ascoltare.
“Essere cittadini di un paese come Ravello è onore inestimabile. Significa non solo avere solide radici, ma radici in un terreno fertile, e dolcissimo in cui persone e cose gareggiano per migliorare la qualità della vita assicurando a noi stessi e agli altri i grandi lussi del nostro tempo: il silenzio, la quiete, la sicurezza, l’identità, l’autonomia, la bellezza, la creatività.”
Questo scrisse ed oggi lei ne viene allontanato, perché non è stato capace di comprendere le sue stesse parole.
Fuoco nemico ed amico indicano come risoluzione, come panacea di ogni problema, la sua sostituzione da presidente della Fondazione.
Come se cambiare un uomo, possa cambiare il sistema, modificare le cose. Come se un corso nuovo avvenga nell’istante immediatamente successivo alla nomina di un nuovo presidente. Di un nuovo organigramma.
Una favola che si può solo raccontare ai bimbi o ai servi sciocchi.
Il potere politico ed economico del Paese, mai come in questo momento, è al massimo della coesione.
“Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna” ecco quello che sta accadendo a Ravello.
Noi Ravellesi, incapaci di opporci, crediamo ancora che sia una guerra tra le parti. Ma le armi sono state deposte da tempo, un nuovo giorno è già sorto. Ma a raccoglierne i benefici saranno i soliti noti.
Ma io dico che la ” guerra civile” a cui assistiamo da tempo non è altro che la logica conseguenza di un lungo processo di decadenza delle istituzioni politiche del nostro Paese. A quei pochi che credono ancora che ci sia una lotta a cui prendere parte, auguro di aprire presto gli occhi e guardarsi intorno. Vedrà che tutti girano contenti. La guerra è finita. Ovvero , non c’è mai stata.
Salvatore e Secondo oramai hanno capito una cosa, che combattersi era inutile. Il motto “ se non riesci a sconfiggere il tuo nemico, alleati” , loro lo hanno attuato appieno.
Caro Professore, addio.
Buon viaggio di ritorno verso…. Casa.
In tanti anni mai ci hanno presentato e spero di poterla salutare prima della sua partenza.
Con cordialità
Francesco Zappia
Commenti
Spero tu voglia esprimerti su questo.
speriamo che quest'anno e mezzo passino presto....NON VI SOPPORTIAMO PIU!!
allora il presidente dovrebbe dimettersi xke non rispecchia la volontà della propria associazione ma non solo ,ha agito senza l appoggio della stessa
la fondazione vabbe meglio non parlarne
Ma sapete leggere..
Secondo me per la gestione dell'audiotium e per il futuro direttore artistico bisognerebbe fare una bella gara d'appalto con i migliori direttori artistici in circolazione, però senza far partecipare gente che ha ravello ha legami....
Riflettete...e speriamo che l'anno prossimo i ravellesi riescono a capire che persone hanno votato!!!
APRITE GLI OCCHI!
PERCHE' IL GRUPPO CONSILIARE DI OPPOSIZIONE, ESPRESSIONE DELLA META' DELLA CITTADINANZA DI RAVELLO, DEBBA DIFENDERE GLI INTERESSI DELLA FONDAZIONE RAVELLO E NON DELLE ISTITUZIONI CHE RAPPRESENTANO??
CHE SENSO AVETE DELLE ISTITUZIONI CHE AVETE RAPPRESENTATO DA MAGGIORANZA, ORA DA MINORANZA E CHISSA' FORSE DI NUOVO DA MAGGIORANZA L'ANNO VENTURO??
SPIEGATE QUESTO ALLA GENTE VENERDI'!!!!
Non so come,quanto e se si dovrà fare altrettanto con Di Martino & Co,non sono preveggente.
Parlo sempre per esperienza e qualche volta per supposizioni,mai per partito preso.
Per esperienza vi dico,però che Di Martino e Paolo sono stati gli unici sempre molto gentili con me e,soprattutto educati,nonostante vari aperti scontri molto forti con uno dei due.
Bè nonostante ciò e nonostante,inizialmente schierato con Secondo & Co e in seguito apertamente schierato alla scheda bianca,loro -Di Martino e Paolo- sono stati gli unici ad essere educati -lo ripeto e lo sottolineo- nei miei confronti ed in quelli della mia famiglia!
Adesso a voi le dovute considerazioni.
http://www.vescovadoravello.net/index.php?option=com_content&view=article&id=1213:gestione-auditorium-opposizione-promuove-assemblea-pubblica-e-chiede-convocazione-consiglio-oomunale&catid=36:politica&Itemid=55
qualcuno può ricordare al consigliere che il suo è un giornale e non deve confonderei suoi ruoli?
Aveva ragione michele cinque...
ah ho capito avete fatto come la fondazione quello di non coinvolgere tuuti e scegliere ho capito allora è tutto a senso unico.avete manifestato per nulla con gente che era insignificante in quel contesto giusto per far un po di rumore
vergognatevi
spero un giorno si faccia una riunione per decidere il nostro rappresentante non che scegliete voi dalla sera alla mattina
jacopo va a cagare che è meglio
sei proprio insignificante come rappresentante
se vogliamo essere soggettivi e di parte in fatti di politica domestica, per favore, alemno con la storia ufficiale, atteniamoci alla verità!
http://www.positanonews.it/articoli/33657/ravello_su_auditorium_venerdi_assemblea_pubblica_il_ruolo_di_positanonews.html
Il ruolo morale di Ravello nei confronti della costiera amalfitana? Ma che cazzo dice? Ravello e dei ravellesi e facciamo quel che vogliamo delle strutture.. merda per noi merda per la Francia. L'auditorium deve rimanere chiuso e deserto non vogliamo ne giapponesi ne nessuno della costiera siamo solo noi e basta a decidere nessuno deve intromettersi
stiamo in pieno perdiodo del terrore, piena dittuatura, il comune fa trapelare solo le notizie che vuole, tutto ciò nn lo dice, xkè ovviamente andrebbe a contromettersi, così come nn è disposto ad un dialogo aperto con i rappresentanti di fondazione e consorzio. cos'è? vanno a rimmeterci la faccia? e certo..sanno parlare solo chiusi in una stanza, mai dal vivo, di fronte ai 901 protagonisti che li hanno votati. Questa è la vera vergogna, nn la lotta che i giapponesi vogliono portare avanti!
riflettete su quello che dite, ogni tanto. pretendete risposte, che siano vere ed efficaci, da coloro che avete votato!
l'impoortante che dopo mi diano anche un lavoro nella struttura non è detto che devono lavorare sempre gli stessi e sempre della stessa corrente politica.
e non potete dire di no voi di INSIEME purtroppo voi volete la struttura solo per vostri comodi e non per il futuro di ravello.
lo si è visto dall'inaugurazione
i soliti noti sempre presenti e molto convinti dell'assegnazione della struttura alla fondazione e organizzando eventi estraniando il comune di cui è anche presente nella fondazione.
inoltre i convinti di turno non hanno fatto i conti come dicevano a adesso vorrebbero rimediare organizzando sommosse per far cambiare idea al comune ma hanno fatto solo una figuraccia visto che sono nel torto e vedendo il video su positano news si vede anche che la maggior parte dei manifestanti non c'entra nulla con il consorzio e con altre attività volevano solo avere presenze di persone esterne per far un po di confusione e i restanti consorziati stavano a casa a ridere sulla figuraccia di questi poveri manifestanti
cmq fate proprio ridere cari amici di INSIEME
Nella fondazione lavora tutta insieme x ravello ed i suoi seguaci,ora qualcuno potrà obiettare qualcosa ma fateci caso
Cambiate un pò almeno le parole...solite leccate, soliti giapponesi all'opera...ci avete fatto la PALLAAAA...Dai attivate il cervelletto che avete ja...
E insieme a lui tutti i finti campanari partendo dal GIORNALAIO...
per fortuna,qualche Ravellese fa onore al paese:
VIVA STEFANO AMATO ancora una volta sulla scena nazionale con i suoi cocktail vincenti.
Vincenti perchè realizzati con il cuore e l'amore per il suo paese.
Voi tutti siete davvero troppo arrabbiati per accorgerVi che il mondo gira e la vita continua anche senza Auditorium.
Se capite questo capirete tante altre cose e alla fine saprete gestire al meglio tutti i doni che avete e non vedete,compreso l'Auditorium che ormai è lì.
http://www.positanonews.it/articoli/33707/consorzio_positano_life_style_auditorium_ravello_e_patrimonio_della_costiera_amalfitana_si_al__winter_festival.html
AMALFI MOBILITà
SALERNO SOLIDALE
CAMPANIA DIGITALE
lavoro AI RAVELLESI
così per fare il dispetto a mia moglie mò me lo taglio
Si auspica che l'amministrazione comunale di Ravello si mostri sensibile alle istanze mosse dalle attività produttive locali.
L'Auditorium, pur se dislocato a Ravello, rappresenta un patrimonio dell'intera Costiera Amalfitana.
Il Presidente della Società Consortile Positano Life Style
Gian Maria Talamo
Ravello leck, per sempre leck, con la leccata che sai DARE SOLO TU! RAVELLO TU, LA TUA VIRTù, PROMETTI SOGNI A CHI DI SCOGNI (OGGI) NON NE HA PIù!!!!!!
come stiamo inguaiati
Cosi vediamo che succede.
Francesco Zappia
L'anonimo ribelle