Petizione popolare - Risposta del Sindaco- Lettera di Pasquale Palumbo

Per non creare confusione o disguidi si pubblica, l'ultima petizione fatta, la risposta del Sindaco e la lettera di Pasquale Palumbo.


Oggetto: Petizione ai sensi dell’art.35 dello Statuto Comunale e dell’art.32 Lg 833/78

ll.mo Sig. Sindaco
L'elevato numero dei casi di cancro riscontrati nella nostra cittadina non può ulteriormente essere sottaciuto, i lutti e sofferenze che ne conseguono non possono continuare ad essere accettati con rassegnazione quali ineluttabili fatalità.
Soprattutto nella zona del centro e risalendo Via Trinità quasi seguendo uno dei rami del nostro acquedotto, abbiamo famiglie con più di una persona vittima del cancro e condomini dove si sono verificati almeno 5 casi nell’arco di pochi anni.
Il rispetto per la memoria dei defunti e per la privacy di chi si sta sottoponendo a lunghe e debilitanti terapie, non ci consente di qui ricordarLe le tante persone colpite dalla malattia, ma siamo certi che anche Lei, Sindaco di un piccolo come la nostra Ravello, ne abbia ben impressi in mente nomi e volti.
Pertanto Le chiediamo:
1. di voler dichiarare, quale Autorità Sanitaria Locale, lo stato di pericolo per la salute pubblica adottando di conseguenza tutti i provvedimenti volti alla individuazione ed alla rimozione delle cause che hanno fatto del cancro una delle più frequenti cause di decesso a Ravello, e ciò anche ordinando alla locale ASL l’avvio di screening tumorali di massa;
2. di porre la presente petizione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
Certi della Sua sensibilità distintamente La salutiamo
La risposta del Sindaco di Ravello alla petizione popolare:

Ravello, li 10 novembre 2009
Prot. N. N ° 0009411
Spedito il 11/1112009


Al sig. Pasquale PALUMBO Primo firmatario della petizione Via Trinità 3
RAVELLO

Oggetto: Petizione ai sensi dell'art. 35 dello Statuto Comunale - prot. n. 8377 del 06/10/2009.

Riscontro la petizione popolare depositata in data 06/10/2009, con la quale è stata fatta istanza di "dichiarare lo stato di pericolo per la salute pubblica e di adottare i provvedimenti volti alla individuazione e alla rimozione delle cause che hanno fatto del cancro una delle più frequenti cause di decesso a Ravello".
Preme portare a conoscenza di tutti i firmatari della petizione che questa Amministrazione, sensibile alla problematica della tutela della salute, ha avviato nel dicembre dello scorso anno la rilevazione del rischio da inquinamento elettromagnetico sul territorio comunale, finalizzata all'individuazione delle azioni o del piano di tutela per la mitigazione dei rischi rilevati.
L'incarico è stato portato avanti da un soggetto di elevatissima qualificazione, il Centro di Servizi Interdipartimentale Laboratorio per il Controllo dell'Ambiente Costruito Ri. A. S. della Seconda Università degli Studi di Napoli.
Le rilevazioni hanno coperto l'arco temporale di un anno e hanno riguardato tanto le basse, quanto le alte frequenze nelle località di via Trinità, via S. Francesco e Monte Brusara.
Le conclusioni rassegnate si rivelano estremamente positive per le località di via Trinità e di via Roma, dove le misurazioni hanno evidenziato valori non solo al di sotto della norma quanto anche della soglia posta quale obiettivo di qualità da raggiungere.
Analogo risultato è dato registrare in loc. Monte Brusara.
Il complesso studio può essere - laddove ritenuto necessario - visionato e/o acquisito in copia presso gli Uffici Comunali.
Non sussistono evidenti fondamenti scientifici che possano legittimare l'adozione di provvedimenti quali quelli richiesti, sicuramente suggeriti sulla scia della comprensibile emozione legata agli effetti devastanti che la malattia oncologica può provocare nelle famiglie colpite.
Quanto innanzi non fa venire meno l'impegno fermo dell'Amministrazione Comunale a mantenere alto il livello di attenzione e a intraprendere con il Servizio Sanitario ogni ulteriore iniziativa, anche di screening, dovesse rendersi utile alla comprensione dell'eziologia e al contenimento della diffusione delle patologie tumorali, atteso che la sanità si conferma, senza dubbio alcuno, l'obiettivo prioritario di questa Amministrazione.
Distinti ossequi.


Il Sindaco
Avv. Paolo IMPERATO


La risposta di Pasquale:


Ravello, 18 Novembre 2009
Dr Paolo Imperato
Sindaco
Comune di Ravello
Fax: 089 857185
Oggetto: Petizione popolare su alto numero casi di cancro a Ravello - prot. n.8377-06/10/2009

Ill.mo Sig. Sindaco
La ringrazio per Sua nota dello scorso 10 Novembre con la quale ha dato riscontro alla petizione popolare in oggetto.
Leggo nella sua lettera che, nel corso di una indagine precedentemente effettuata, non si sono evidenziati rischi derivanti da inquinamento elettromagnetico e, conseguentemente, “non sussistono evidenti fondamenti scientifici che possano legittimare l'adozione di provvedimenti quali quelli richiesti, sicuramente suggeriti sulla scia della comprensibile emozione…”.
Non sono un medico e le poche conoscenze scientifiche restano quelle, solo propedeutiche, dei primi anni dell’università ma ritengo che per iniziare ad analizzare correttamente la questione sia sufficiente un po’ di logica.
Ed è solo affidandomi a quest’ultima che mi permetto di farLe osservare come l’indagine da Lei citata si sia semplicemente limitata ad escludere UNA delle possibili cause di patologie tumorali. Nulla ha invece tolto al dato di fatto che la frequenza dei casi di cancro che si manifestano fra gli abitanti di Ravello costituisce una preoccupante anomalia.
Anzi, presumo che se l’Amministrazione Comunale aveva già commissionato una verifica sulla pericolosità delle istallazioni di linee ad alta tensione ed apparati radioelettrici ciò sia stato deciso perché una qualche situazione di pericolo era stata percepita.
Ma un traliccio, una successione di antenne, sono solo “simboli” ben evidenti che facilmente fanno dimenticare come i fattori scatenanti possano essere ben più subdoli, nascondendosi fra i materiali di costruzione, nelle emanazioni di radon dal sottosuolo, nell’asbesto non bonificato, nelle contaminazioni delle falde, e così via sino ad arrivare a possibili predisposizioni genetiche della popolazione: Il caso della tremolite in Lucania, delle pietre verdi con le quali gli abitanti inconsapevoli del pericolo avevano addirittura abbellito le case, ha ancora molto da insegnare.
L’aver negato l’esistenza dello stato di pericolo per la salute pubblica perché non si è voluto o non si è in grado di individuarne le cause è esattamente il contrario di quanto Le veniva sollecitato dalla petizione, e, considerate le motivazioni da Lei addotte, ciò denota una consequenzialità deduttiva del tutto particolare e per me incomprensibile.
Avviare una indagine ad ampio spettro immaginavo fosse un dovere sentito dall’intera Amministrazione, soprattutto se richiesta da oltre seicento cittadini. Il fatto che nessun Consigliere Comunale, pur essendone singolarmente titolato, abbia ad oggi esplicitamente richiesto la convocazione del Consiglio per trattare l’argomento spero sia unicamente dovuto all’attesa di una Sua (purtroppo mancata) determinazione e che ci sia, indipendentemente dalla collocazione politica, una sensibilità tale da portare presto ad una richiesta in tal senso.
Perché un problema di tale importanza non potrà essere archiviato con due fogli di corrispondenza.
Perché dal 3 Gennaio al 20 Agosto di quest’anno su 17 decessi denunciati a Ravello per almeno 11 risultano annotazioni di patologie tumorali.
Questo per coloro che ci hanno preceduto.
Con sincera ed usuale stima.
Pasquale A. Palumbo

Commenti

Anonimo ha detto…
i consiglieri comunali + titolati e competenti erano impegnati a costituire in questo momento qualche comitato o associazione o simili che puntualmente sparirà tra 24 mesi circa
Anonimo ha detto…
Caro Paolo,
mi dichiaro totalmente d'accordo con Pasquale.
Non farti chiamare stupido,perchè non lo sei,non farti chiamare in altri modi,perchè Francesco eliminerebbe il post.
Ho una rabbia dentro che mi cresce da quando ho letto la tua risposta,certo dettata sicuramente dalle più forti emozioni causate dalla perdita di una persona carissima, proprio a causa del cancro.
L'unica concessione che ha fatto questa malattia è stata quella di portarsi via nel modo più veloce possibile questa persona,in solo pochi mesi. E questo io la chiamo :"concessione",non tanto per noi che l'abbiamo vista sfiorire e poi morire,ma per lei stessa,che ha avuto poco tempo x soffrire sia fisicvamente che emotivamente.
Ora se tu a tutto questo mi rispondi come hai risposto,ti consiglio,caro Paolo,di cambiare prospettiva per la vita e magari anche residenza,perchè non credo che a Ravello avrai ancora altro da fare!
E' una promessa!
Anonimo ha detto…
Caro Paolo, le poche speranze che tu fossi una persona più intelligente e meno arrogante del tuo vice, sono completamente scomparse quando ho letto la tua risposta. Non ho nessun parente che abita a Via Trinità nè sono stata personalmente toccata dal problema sollevato da Pasquale, ma non per questo volto le spalle come hai fatto tu con questa lettera. Mi colpisce particolarmente la stoltezza con la quale hai motivato la replica: "Non sussistono evidenti fondamenti scientifici che possano legittimare l'adozione di provvedimenti quali quelli richiesti". Il numero di morti e di malati mi sembra una più che sufficiente evidenza scientifica che legittima le richieste che ti abbiamo presentato nella petizione. La tua risposta dimostra che la tua sensibilità è pari a zero, ma anche che politicamente non hai più speranze, per una totale assenza di coscienza civica ma anche perchè tratti i tuoi concittadini come degli stupidi e non sei riuscito a prevedere la legittima indignazione che sarebbe esplosa alle tue parole. Probabilmente nelle stanze puzzolenti di fumo del comune di ravello, pensate che l'unico problema della città sia l'auditorium, le stupide liti con la fondazione e gli sporchi interessi che ruotano attorno a quest'affare. Ma alla stragrande maggioranza dei ravellesi queste cose non interessano. Ci interessa invece la salute di noi stessi, degli amici, dei parenti, dei concittadini. Ci interessa il bene di Ravello. E un sindaco che risponde come hai fatto tu alle richieste dei suoi cittadini, in modo ridicolo e privo di alcuna logica, farebbe meglio a vergognarsi e a capire che ormai è il caso di lasciar perdere. Ravellesi protagonisti....te lo ricordi lo slogan? Forse abbiamo capito male. Pensavamo di essere noi quei ravellesi. Invece vi riferivate esclusivamente a voi amministratori. Sareste diventati solo voi i protagonisti. Pertanto ti dico che, tra un anno e mezzo, quando farai l'elenco dei voti che pensi di avere alle elezioni, comincia col togliere il mio e quello della mia famiglia. Se alle urne ci sarete ancora voi e quegli altri inutili individui dell'attuale minoranza, noi non verremo proprio a votare.
Anonimo ha detto…
Concordo,
stavolta sarà davvero la rivoluzione.
E' una parola che spesso sto ripetendo,non a caso.
Non è la solita retorica.
A Ravello stavolta succederà davvero qcsa di grosso.
Ne abbiamo le cosiddette piene davvero di tutti quanti voi macina-imbrogli,macina- miliardi solo vostri e solo quello!
Da te,Paolo a Salavatore,a Secondo a Brunetta,levatevi dai piedi!
noi SIAMO PERSONEEEEE!!!!!!!
Con sentimenti,anima e purtroppo per voi un cervello,unico, unanime,stavolta come mai unito contro la barbarie che state commettendo da anni!
Arrivare addirittura a far passare un problema reale di primaria importanza come frutto del dolore e non come RISULTATO del dolore,bè,non ho più parole.
E non si azzardino a fiatare quegli altri idioti della minoranza:
loro con un medico,fra l'altro bravo,fra le loro file,rompono solo i ....... con questioni tipo il cimitero.
Che pure è importante,ma non vitale!
Brunetta sa solo decantare la sua vita spensierata da "terrone",ma per Ravello non fa nulla.
Lo avevo già tirato in causa,chiedendo a lui che tanto può,essendo già in altre faccende ravellesi affaccendato -(vedi salvare le chiappe a Secondo con il formez),di fare qualcosa di concreto!
Se n'è fregato!
Avete firmato la vostra condanna politica,tutti all'unisono quella lettera di risposta alla petizione!

Ancora l'anonimo delle 10.23
Anonimo ha detto…
Dopo la formale e pessima risposta del sindaco alla "richiesta di aiuto di noi ravellesi", declasso la lista Campana al livello di Insieme per Ravello e fiducioso aspetto che alle prossime amministrative si facciano avanti persone nuove.

Ragazzi, mettiamo fuori dalla vita amministrativa di Ravello questi pessimi elementi!
Anonimo ha detto…
L'anonimato cari miei vi condanna al silenzio e tutto ciò che scrivete non vale nulla.
Abbiate i coglioni di firmarvi se volete che le vostre parole siano comprese.
Anonimo ha detto…
Non ti preoccupare anonimo delle 18.13, alle prossime amministrative, il nostro voto segreto (quindi anonimo) varrà molto!
Ravellese incazzato ha detto…
Perdonatemi, ma sulla salute sono inaccettabili sia le parole del finto sindaco sia la strumentalizzazione del Comitato Pro Sanità.
Che a Ravello si muoia troppo per tumore è un fatto certo. Che l'ospedale di Castiglione sia potenziato e che funzioni è una necessità. Ora, tutte le azioni volte a scoprire le cause dell'incidenza così elevata dei tumori sulle morti dei nostri cari o dirette a difendere l'Ospedale di Castiglione devono essere appoggiate senza se e senza ma.
Il "finto sindaco" che scrive queste parole in merito ad una raccolta firme, seria e circostanziata e che si diverte e ironizza in Consiglio Comunale sull'interrogazione della minoranza sul pericolo di depotenziamento e declassamento del presidio ospedaliero di Castiglione, onestamente fa rabbrividire. Chi ci amministra? Credono i cari consiglieri di essere immuni alle malattie e di non aver bisogno di assistenza sanitaria... ma che si credessero immortali?
Due appelli, quindi,
1)ripresentare la petizione, mandarla a casa di ogni consigliere comunale,con la richiesta di portarla in consiglio. Forse sarebbe bene accompagnare la petizione con una domanda: Crede che a lei non possa capitare?
2)Firmare tutti l'adesione al comitato pro sanità: http://www.prosanita.org/
Firmare oggi per non dover piagere domani un nostro caro e per non doverci pentire di ciò che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto.
Anonimo ha detto…
Mamma mia e che degrado!!!
Anonimo ha detto…
Caro Pasquale nel leggere la tua replica alla risposta del Sindaco in ordine alla petizione popolare da te promossa devo rilevare,con rammarico,che per una volta la comprensibile tensione emotiva e la sincera passione civile hanno,forse,fatto velo alla tua riconosciuta lungimiranza ed intelligenza.Intendiamoci,la lettera dell'Autorità può apparire deludente per il lessico burocratico che la connota ed addirittura irritante per le conclusioni,quantomeno premature,cui perviene però nei contenuti e nel merito della questione cos'altro avrebbe potuto o dovuto dirti?Se non ricordo male la petizione popolare trovò la sua scaturigine nello "sconcerto" suscitato dai troppi decessi per cancro registrati tra i concittadini di Via Trinità,sede della cabina elettrica,sicché è comprensibile che il riscontro sindacale abbia dato conto delle indagini circa l'esistenza di inquinamento da onde elettromagnetiche.Si tratta quindi di una risposta,senz'altro non esaustiva,ma certo pertinente ad una legittima richiesta e davvero mi sorprende che tu non l'abbia valutata come tale.D'altro canto,caro Pasquale,come sai-tanto che lo hai scritto nella replica-il cancro è purtroppo una malattia la cui eziopatogenesi è tanto vasta ed articolata da risultare "sfuggente" e,conseguentemente,è assai complessa l'opera di prevenzione e profilassi.Ad esempio tu hai citato l'asbesto,che come non molti sanno è l'amianto,ebbene il mesotelioma, che secondo la scienza medica è il tumore ricollegabile al minerale,non è originato dal contatto col minerale stesso bensì dalla respirazione delle sue polveri sicché è facile immaginare la complessità di un'opera di profilassi o anche di controllo da condurre,come sarebbe necessario per Ravello,su vasta scala territoriale. CONTINUA…
Anonimo ha detto…
Anche un eventuale monitoraggio dell'acqua o dell'aria,pur auspicabile,si profila come estremamente complesso ma è innegabile,perdonami,che l'iniziativa del Comune possa essere considerato un primo,timido ed impacciato,passo verso la giusta direzione.Ma poi,consentimi l'occhiuta pedanteria,siamo sicuri che il numero di decessi per cancro se da un lato non può essere visto come una macabra coincidenza,possa invece rappresentare un dato statistico plausibile?Per essere tale,come sai,dovrebbe essere supportato da rilevazioni periodiche,effettuate su campioni definiti cronologicamente,terrirtorialmente e per settori elemento che invece sembra mancare dal momento che non si è in possesso dei dati clinici di ogni singolo decesso.Ed ancora quanti dei poveri concittadini deceduti erano,o erano stati,fumatori perchè è notoria ed ormai scientificamente acclarata l'incidenza del "fumo" nell'eziologia tumorale o almeno di alcune tipologie di cancro.Insomma Pasquale ciò che voglio dirti è che non mi pare possano esistere-per ciò che attiene alla malattia- parametri di valutazione standard,univoci e validi una volta per tutte,ma che forse è ragionevole procedere per tentativi settoriali che è appunto quello che,mi pare,abbia fatto l'Amministrazione da te compulsata.Prudenza nel prospettare situazioni allarmistiche ma al tempo stesso pervicacia e tenacia nel sollecitare le autorità competenti-a proposito l'ASL..?-sono le cose che potrei forse suggerirti,ma non ce n'è alcun bisogno, tanto più che la tua iniziativa mi trova,almeno in linea di principio,totalmente d'accordo.Se il tono di questa mia lettera dovesse esserti apparso paternalistico o,peggio,supponente -e come tale affatto irricevibile per una persona del tuo livello-ti prego di scusarmi e di capire che una volta tanto ho deciso di dismettere il mio compiaciuto disinteresse per tutto ciò che si verifica a Ravello e di ricontattare un amico cui mi legano stima ed affetto profondi.Non dico nulla circa le polemiche politiche,a te certamente estranee,che-more solito-si sono innescate anche su un tema delicato come questo.Per la loro inconcludenza e volgarità sarei tentato,se non apparisse un cinico ed irrispettoso sarcasmo,di affermare che esse rappresentano il vero cancro di Ravello consolandomi però con il rilievo che almeno ne conosciamo l'agente patogeno:il pregiudizio fazioso ed in alcuni casi,l'ignoranza.Con la stima e l'amicizia di sempre Antonello Palumbo
P.S.
Dear Frank vorrei tanto conoscere il nome del giovane concittadino,ritengo sia tale,che parla insistentemente di rivoluzione.A Ravello..?Vale a dire nel posto che è il millenario archetipo del'immobilismo interessato più corrivo e refrattario?Forse il nostro giovane amico è preda di un delirio onirico oppure può darsi-e me lo auguro-che il suo ottimismo,o la sua disperazione-politica si intende-fungano da formidabile sprone per spingerlo ad intraprendere una battaglia che prima di lui altri-molto,molto pochi per la verità-hanno ingaggiato perdendola miseramente.Grazie per l'ospitalità
Anonimo ha detto…
Caro amministratore-anonimo delle 20.06 ,perchè uno di loro solo puoi essere dal timbro del tuo sproloquio,atto a salvare i fondelli alla risposta del sindaco che,a mio avviso è stato frutto di un atto frettoloso e forzato.
Frettoloso perchè prossima la partenza per Londra,e Paolo ,scusa,volevo dire tu,dovevi partire e prapararti.
Forzata perchè se non ti avessero chiesto insistentemente, anche su questo blog di intervenire,forse non lo avresti fatto o forse,voglio sperarlo, avresti risposto più in là, con più calma ,spero,più sensatamente.
Come hai fatto,infatti con questo tuo post delle 20.06,che però, arrivato solo successivamante alla tua prima lettera di risposta, mi sa più di paramento di c.....,che di risposta sensata vera e propria.
Il nome del giovane in preda ad un delirio onirico lo conoscerai a suo tempo,e comprenderai anche il fondamento del dleirio onirico.
Certo a te Paolo,Ravello deve sicuramente apparire come una sirena da sempre dormiente in balia del primo personaggio un pò più forte caratterialmente,ma,con questo non sto descrivendo te,Paolo-vicesindaco.
Cmq....ai posteri l'ardua sentenza...
Ma poi,come avrai fatto mai a sapere che sono giovane? Il fuoco della passione arde anche nelle persone un pochino più "attempate",ma questo escludendo sempre te.
e pensare che,soprattutto nell'ultima campagna,sono stato un tuo focoso sostenitore.
Il fatto è che io credo ancora nella giustizia e ,quindi,spero ancora che questa trionferà,persino a Ravello,almeno per una volta!
Certo ai tuoi occhi sono davvero in preda ad un delirio onirico.
Un consiglio,comunque: almeno smettetela-smettila di polemizzare in merito ad un argomento così delicato! Io ho perso una persona cara a causa del tumore,spero,anonimo delle 20.06 che a te non succeda mai,perchè il dolore e la rabbia sono davvero insopportabili! Ti stracciano il petto per l'impotenza...ma cosa parlo a fare a te,dopo quello sproloquio....
Non sai chi sono,ma almeno per rispetto al mio dolore,stai zitto adesso.
Anonimo ha detto…
Anonnimo/a delle 10.00, se leggi bene, quello che tu chiami anonimo delle 20.06 si è firmato e, quindi, se la firma è "falsa", non dovrebbe essere anonimo.
Anonimo ha detto…
se la firma non è "falsa", non dovrebbe essere anonimo
Anonimo ha detto…
avete letto l'ultimo articolo della giornalista Civale??? nella cronaca ci mancavano solo i minuti...

http://www.positanonews.it/articoli/30350/alle_15_lo_start_al_ravello_day_a_londra.html
Anonimo ha detto…
Il rivoluzionario si scusa,ma lo sproloquio di Antonello Palumbo è così sdegnoso che non l'ho letto fino in fondo una volta compreso il senso,infatti,alla firma non ci sono arrivato.
Ma non sono andato lontano,ho creduto fosse Paolo e ho colto quasi nel segno,o almeno in famiglia.
Comunque per me è lo stesso e ora è anche chiaro il motivo per cui ne hai preso le difese,Antonello.
Avresti dovuto scrivergliela tu la risposta a Pasquale,se ciò che hai scritto è quello che pensi,sarebbe stata più o meno la risposta adatta al problema della causa di malattia.
Il fatto è che, data da te non da Paolo,la risposta non ha che il significato di parare il c...,come ti ho già detto.
Anonimo ha detto…
Innanzitutto mi presento, per evitare che qualche personaggio -tanto bravo e tanto preveggente- mi confonda con altri: anche se i post, prima di commentarli, andrebbero letti SINO ALLA FINE, soprattutto perché, di solito, la firma si mette in calce.

Ecco spiegata la mia precisazione.

Mi chiamo Ivano Rasti, sono un giornalista calabrese ma vivo a Napoli. Mi sono imbattuto in questo blog quasi per caso.

Il mio contributo solo per dire alcune cose:

-Le statistiche si fanno su base più ampia di anno.
-Le petizioni vanno preferibilmente supportate da una documentazione scentifica.
-L'Arpac e l'Asl vanno sempre interrogate per tali problematiche.
Anonimo ha detto…
torna in Calabria saputello
Anonimo ha detto…
@Anonimo delle 15.19 me ne torno volentieri in calabria.

Ommiddio e chi pensava che un contributo, un piccolissimo intervento nemmeno tanto polemico, sarebbe stato subito commentato in maniera così acida!

Me ne vado, me ne vado, vi lascio alla vostra bega di paese.
I.R.
Anonimo ha detto…
Sig.Ivano,
i post sono in maggiornaza anonimi,in caso contrario sono contraddistinti da account.
Non avendone trovato,ho dato per scontato che anche quel post fosse anonimo.Mio errore è stato,preso dallo sdegno di quella risposta,di non leggerlo fino in fondo,dove,come ha giustamente fatto notare lei,era apposta la firma.Vogliamo farne un dramma?
Inoltre le spiego,poichè lei non è del posto e forse non conosce i retroscena,che non sono poi così male come veggente dato che il sig.Palumbo è cognato di quel Paolo sindaco,avrò riconosciuto il timbro familiare.
Inoltre se lei legge bene la petizione,i riscontri su casi di tumore salgono a ben oltre un anno,sono anni e decine i casi.
Il fatto strano è che sono in maggior parte circoscritti ad una zona limitata.
La prego faccia il giornalista,non il critico,li racconti solo i fatti.

Il rivoluzionario
Anonimo ha detto…
Caro giovane rivluzionario-insisto a ritenerti tale e la tua veemente reazione iniziale mi conferma la fondatezza dell'ipotesi-consentimi,da vecchio,di dirti una cosa che proprio il decorrere degli anni mi ha insegnato.Allorchè-quantunque incolpevolmente e del tutto in buona fede-si offendono sensibilità altrui,o peggio,si riacutizzano dolori non c'è che una casa sola da fare:chiedere scusa ed è quello che io faccio nei confronti tuoi e di quanti possano essersi sentiti "colpiti" dal mio intervento e per quanto mi riguarda la polemica si chiude qui.
P.S.
Consentimi una riflessione autoironica:davvero l'eterogenesi dei fini-e dovrò rivedere il mio lessico ed il mio argomentare- se il mio intervento ha prodotto il risultato di farmi confondere con un difensore di Paolo o,addirittura,con lui in persona.Suvvia sono molto più carino e simpatico di mio cognato ma non più bravo e certamente non all'altezza di difenderlo da alcunchè perchè sa farlo,benissimo,da solo.
Antonello Palumbo
Anonimo ha detto…
Antonello,
il mio errore è stato quello di, riconoscere nella tua lettera un certo stile, per poi ricercare fra i volti dei ravellesi residenti a chi potesse appartenere.Come vedi non ti dissoci poi tanto da Paolo hehe,almeno per lo stilie ridondante.
Non ho minimamente pensato che il ravellese potesse essere non residente.
Per quanto riguarda il tuo ribadire sulla mia età,ti ringrazio,ma,non sono più tanto giovane e non ho letto fino in fondo la tua risposta in quanto impegnato contemporaneamente in altra attività,non solo a causa della mio temperamento focoso e di "giovanil" passione....
Accetto volentieri le scuse, solo un GRANDE UOMO è capace di farne.
Ultimamente Paolo ha perso quest'abitudine ed è questo che lo ha rovinato.
Ora dovrebbe provvedere a portare avanti un certo discorso per quanto riguarda la questione dei casi di cancro.
Anche "solo" quello potrebbe bastare come sue"scuse" .
Anonimo ha detto…
Al consigliere di maggioranza sig. Emiliano Amato

Caro Emiliano, leggo sulle pagine del Vescovado, da te diretto, la grande sorpresa davanti all'assenza, nell'o.d.g. del prossimo consiglio comunale, dell'argomento Auditorium. Di sicuro hai perfettamente ragione, tutti noi ci aspettavamo che se ne parlasse e si concudesse la noiosa querelle. Ma, permettimi di farti notare, restiamo molto più sorpresi e amareggiati, dell'assenza nell'o.d.g. del cosiglio, dell'argomento "petizione popolare" che è stata presentata più di un mese fa al protocollo del comune. E ci delude ancor di più che tu, consigliere comunale, nonostante avessi la possibilità e, secondo me, il dovere di raccogliere la richiesta dei cittadini per portarla in consiglio, te ne sia altamente fregato così come i tuoi esimi colleghi. A noi che vi abbiamo votato, poco interessa del Ravello Day e del natale a ravello, se poi venite meno su temi e problemi come quello della salute. Almeno da te ci aspettavamo di più.
Anonimo ha detto…
AL SINDACO E A TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI.......
COMPRATEVI UN METRO DI CORDA CIASCUNO.......
Anonimo ha detto…
CHE FANNO A NATALE A RAVELLO???
I CENONI LI FANNO??
Anonimo ha detto…
un metro è troppo poco.....
Anonimo ha detto…
si sa niente del pulmino finanziato dalla regione e mai entrato in funzione!!!!!!!!!!!!! ti prego frenk pensaci tu!
Anonimo ha detto…
fate ridere: come al solito vi perdete in polemiche su quello che è il problema del post, ovvero la SALUTE DI TUTTI!

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