Petizione popolare - Risposta del Sindaco- Lettera di Pasquale Palumbo
Per non creare confusione o disguidi si pubblica, l'ultima petizione fatta, la risposta del Sindaco e la lettera di Pasquale Palumbo.
Oggetto: Petizione ai sensi dell’art.35 dello Statuto Comunale e dell’art.32 Lg 833/78
ll.mo Sig. Sindaco
L'elevato numero dei casi di cancro riscontrati nella nostra cittadina non può ulteriormente essere sottaciuto, i lutti e sofferenze che ne conseguono non possono continuare ad essere accettati con rassegnazione quali ineluttabili fatalità.
Soprattutto nella zona del centro e risalendo Via Trinità quasi seguendo uno dei rami del nostro acquedotto, abbiamo famiglie con più di una persona vittima del cancro e condomini dove si sono verificati almeno 5 casi nell’arco di pochi anni.
Il rispetto per la memoria dei defunti e per la privacy di chi si sta sottoponendo a lunghe e debilitanti terapie, non ci consente di qui ricordarLe le tante persone colpite dalla malattia, ma siamo certi che anche Lei, Sindaco di un piccolo come la nostra Ravello, ne abbia ben impressi in mente nomi e volti.
Pertanto Le chiediamo:
1. di voler dichiarare, quale Autorità Sanitaria Locale, lo stato di pericolo per la salute pubblica adottando di conseguenza tutti i provvedimenti volti alla individuazione ed alla rimozione delle cause che hanno fatto del cancro una delle più frequenti cause di decesso a Ravello, e ciò anche ordinando alla locale ASL l’avvio di screening tumorali di massa;
2. di porre la presente petizione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
Certi della Sua sensibilità distintamente La salutiamo
La risposta di Pasquale:
Ravello, 18 Novembre 2009
Dr Paolo Imperato
Sindaco
Comune di Ravello
Fax: 089 857185
Oggetto: Petizione popolare su alto numero casi di cancro a Ravello - prot. n.8377-06/10/2009
Ill.mo Sig. Sindaco
La ringrazio per Sua nota dello scorso 10 Novembre con la quale ha dato riscontro alla petizione popolare in oggetto.
Leggo nella sua lettera che, nel corso di una indagine precedentemente effettuata, non si sono evidenziati rischi derivanti da inquinamento elettromagnetico e, conseguentemente, “non sussistono evidenti fondamenti scientifici che possano legittimare l'adozione di provvedimenti quali quelli richiesti, sicuramente suggeriti sulla scia della comprensibile emozione…”.
Non sono un medico e le poche conoscenze scientifiche restano quelle, solo propedeutiche, dei primi anni dell’università ma ritengo che per iniziare ad analizzare correttamente la questione sia sufficiente un po’ di logica.
Ed è solo affidandomi a quest’ultima che mi permetto di farLe osservare come l’indagine da Lei citata si sia semplicemente limitata ad escludere UNA delle possibili cause di patologie tumorali. Nulla ha invece tolto al dato di fatto che la frequenza dei casi di cancro che si manifestano fra gli abitanti di Ravello costituisce una preoccupante anomalia.
Anzi, presumo che se l’Amministrazione Comunale aveva già commissionato una verifica sulla pericolosità delle istallazioni di linee ad alta tensione ed apparati radioelettrici ciò sia stato deciso perché una qualche situazione di pericolo era stata percepita.
Ma un traliccio, una successione di antenne, sono solo “simboli” ben evidenti che facilmente fanno dimenticare come i fattori scatenanti possano essere ben più subdoli, nascondendosi fra i materiali di costruzione, nelle emanazioni di radon dal sottosuolo, nell’asbesto non bonificato, nelle contaminazioni delle falde, e così via sino ad arrivare a possibili predisposizioni genetiche della popolazione: Il caso della tremolite in Lucania, delle pietre verdi con le quali gli abitanti inconsapevoli del pericolo avevano addirittura abbellito le case, ha ancora molto da insegnare.
L’aver negato l’esistenza dello stato di pericolo per la salute pubblica perché non si è voluto o non si è in grado di individuarne le cause è esattamente il contrario di quanto Le veniva sollecitato dalla petizione, e, considerate le motivazioni da Lei addotte, ciò denota una consequenzialità deduttiva del tutto particolare e per me incomprensibile.
Avviare una indagine ad ampio spettro immaginavo fosse un dovere sentito dall’intera Amministrazione, soprattutto se richiesta da oltre seicento cittadini. Il fatto che nessun Consigliere Comunale, pur essendone singolarmente titolato, abbia ad oggi esplicitamente richiesto la convocazione del Consiglio per trattare l’argomento spero sia unicamente dovuto all’attesa di una Sua (purtroppo mancata) determinazione e che ci sia, indipendentemente dalla collocazione politica, una sensibilità tale da portare presto ad una richiesta in tal senso.
Perché un problema di tale importanza non potrà essere archiviato con due fogli di corrispondenza.
Perché dal 3 Gennaio al 20 Agosto di quest’anno su 17 decessi denunciati a Ravello per almeno 11 risultano annotazioni di patologie tumorali.
Questo per coloro che ci hanno preceduto.
Con sincera ed usuale stima.
Pasquale A. Palumbo
Oggetto: Petizione ai sensi dell’art.35 dello Statuto Comunale e dell’art.32 Lg 833/78
ll.mo Sig. Sindaco
L'elevato numero dei casi di cancro riscontrati nella nostra cittadina non può ulteriormente essere sottaciuto, i lutti e sofferenze che ne conseguono non possono continuare ad essere accettati con rassegnazione quali ineluttabili fatalità.
Soprattutto nella zona del centro e risalendo Via Trinità quasi seguendo uno dei rami del nostro acquedotto, abbiamo famiglie con più di una persona vittima del cancro e condomini dove si sono verificati almeno 5 casi nell’arco di pochi anni.
Il rispetto per la memoria dei defunti e per la privacy di chi si sta sottoponendo a lunghe e debilitanti terapie, non ci consente di qui ricordarLe le tante persone colpite dalla malattia, ma siamo certi che anche Lei, Sindaco di un piccolo come la nostra Ravello, ne abbia ben impressi in mente nomi e volti.
Pertanto Le chiediamo:
1. di voler dichiarare, quale Autorità Sanitaria Locale, lo stato di pericolo per la salute pubblica adottando di conseguenza tutti i provvedimenti volti alla individuazione ed alla rimozione delle cause che hanno fatto del cancro una delle più frequenti cause di decesso a Ravello, e ciò anche ordinando alla locale ASL l’avvio di screening tumorali di massa;
2. di porre la presente petizione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
Certi della Sua sensibilità distintamente La salutiamo
La risposta del Sindaco di Ravello alla petizione popolare:
Ravello, li 10 novembre 2009
Prot. N. N ° 0009411
Spedito il 11/1112009
Al sig. Pasquale PALUMBO Primo firmatario della petizione Via Trinità 3
RAVELLO
Oggetto: Petizione ai sensi dell'art. 35 dello Statuto Comunale - prot. n. 8377 del 06/10/2009.
Riscontro la petizione popolare depositata in data 06/10/2009, con la quale è stata fatta istanza di "dichiarare lo stato di pericolo per la salute pubblica e di adottare i provvedimenti volti alla individuazione e alla rimozione delle cause che hanno fatto del cancro una delle più frequenti cause di decesso a Ravello".
Preme portare a conoscenza di tutti i firmatari della petizione che questa Amministrazione, sensibile alla problematica della tutela della salute, ha avviato nel dicembre dello scorso anno la rilevazione del rischio da inquinamento elettromagnetico sul territorio comunale, finalizzata all'individuazione delle azioni o del piano di tutela per la mitigazione dei rischi rilevati.
L'incarico è stato portato avanti da un soggetto di elevatissima qualificazione, il Centro di Servizi Interdipartimentale Laboratorio per il Controllo dell'Ambiente Costruito Ri. A. S. della Seconda Università degli Studi di Napoli.
Le rilevazioni hanno coperto l'arco temporale di un anno e hanno riguardato tanto le basse, quanto le alte frequenze nelle località di via Trinità, via S. Francesco e Monte Brusara.
Le conclusioni rassegnate si rivelano estremamente positive per le località di via Trinità e di via Roma, dove le misurazioni hanno evidenziato valori non solo al di sotto della norma quanto anche della soglia posta quale obiettivo di qualità da raggiungere.
Analogo risultato è dato registrare in loc. Monte Brusara.
Il complesso studio può essere - laddove ritenuto necessario - visionato e/o acquisito in copia presso gli Uffici Comunali.
Non sussistono evidenti fondamenti scientifici che possano legittimare l'adozione di provvedimenti quali quelli richiesti, sicuramente suggeriti sulla scia della comprensibile emozione legata agli effetti devastanti che la malattia oncologica può provocare nelle famiglie colpite.
Quanto innanzi non fa venire meno l'impegno fermo dell'Amministrazione Comunale a mantenere alto il livello di attenzione e a intraprendere con il Servizio Sanitario ogni ulteriore iniziativa, anche di screening, dovesse rendersi utile alla comprensione dell'eziologia e al contenimento della diffusione delle patologie tumorali, atteso che la sanità si conferma, senza dubbio alcuno, l'obiettivo prioritario di questa Amministrazione.
Distinti ossequi.
Il Sindaco
Avv. Paolo IMPERATO
Ravello, li 10 novembre 2009
Prot. N. N ° 0009411
Spedito il 11/1112009
Al sig. Pasquale PALUMBO Primo firmatario della petizione Via Trinità 3
RAVELLO
Oggetto: Petizione ai sensi dell'art. 35 dello Statuto Comunale - prot. n. 8377 del 06/10/2009.
Riscontro la petizione popolare depositata in data 06/10/2009, con la quale è stata fatta istanza di "dichiarare lo stato di pericolo per la salute pubblica e di adottare i provvedimenti volti alla individuazione e alla rimozione delle cause che hanno fatto del cancro una delle più frequenti cause di decesso a Ravello".
Preme portare a conoscenza di tutti i firmatari della petizione che questa Amministrazione, sensibile alla problematica della tutela della salute, ha avviato nel dicembre dello scorso anno la rilevazione del rischio da inquinamento elettromagnetico sul territorio comunale, finalizzata all'individuazione delle azioni o del piano di tutela per la mitigazione dei rischi rilevati.
L'incarico è stato portato avanti da un soggetto di elevatissima qualificazione, il Centro di Servizi Interdipartimentale Laboratorio per il Controllo dell'Ambiente Costruito Ri. A. S. della Seconda Università degli Studi di Napoli.
Le rilevazioni hanno coperto l'arco temporale di un anno e hanno riguardato tanto le basse, quanto le alte frequenze nelle località di via Trinità, via S. Francesco e Monte Brusara.
Le conclusioni rassegnate si rivelano estremamente positive per le località di via Trinità e di via Roma, dove le misurazioni hanno evidenziato valori non solo al di sotto della norma quanto anche della soglia posta quale obiettivo di qualità da raggiungere.
Analogo risultato è dato registrare in loc. Monte Brusara.
Il complesso studio può essere - laddove ritenuto necessario - visionato e/o acquisito in copia presso gli Uffici Comunali.
Non sussistono evidenti fondamenti scientifici che possano legittimare l'adozione di provvedimenti quali quelli richiesti, sicuramente suggeriti sulla scia della comprensibile emozione legata agli effetti devastanti che la malattia oncologica può provocare nelle famiglie colpite.
Quanto innanzi non fa venire meno l'impegno fermo dell'Amministrazione Comunale a mantenere alto il livello di attenzione e a intraprendere con il Servizio Sanitario ogni ulteriore iniziativa, anche di screening, dovesse rendersi utile alla comprensione dell'eziologia e al contenimento della diffusione delle patologie tumorali, atteso che la sanità si conferma, senza dubbio alcuno, l'obiettivo prioritario di questa Amministrazione.
Distinti ossequi.
Il Sindaco
Avv. Paolo IMPERATO
La risposta di Pasquale:
Ravello, 18 Novembre 2009
Dr Paolo Imperato
Sindaco
Comune di Ravello
Fax: 089 857185
Oggetto: Petizione popolare su alto numero casi di cancro a Ravello - prot. n.8377-06/10/2009
Ill.mo Sig. Sindaco
La ringrazio per Sua nota dello scorso 10 Novembre con la quale ha dato riscontro alla petizione popolare in oggetto.
Leggo nella sua lettera che, nel corso di una indagine precedentemente effettuata, non si sono evidenziati rischi derivanti da inquinamento elettromagnetico e, conseguentemente, “non sussistono evidenti fondamenti scientifici che possano legittimare l'adozione di provvedimenti quali quelli richiesti, sicuramente suggeriti sulla scia della comprensibile emozione…”.
Non sono un medico e le poche conoscenze scientifiche restano quelle, solo propedeutiche, dei primi anni dell’università ma ritengo che per iniziare ad analizzare correttamente la questione sia sufficiente un po’ di logica.
Ed è solo affidandomi a quest’ultima che mi permetto di farLe osservare come l’indagine da Lei citata si sia semplicemente limitata ad escludere UNA delle possibili cause di patologie tumorali. Nulla ha invece tolto al dato di fatto che la frequenza dei casi di cancro che si manifestano fra gli abitanti di Ravello costituisce una preoccupante anomalia.
Anzi, presumo che se l’Amministrazione Comunale aveva già commissionato una verifica sulla pericolosità delle istallazioni di linee ad alta tensione ed apparati radioelettrici ciò sia stato deciso perché una qualche situazione di pericolo era stata percepita.
Ma un traliccio, una successione di antenne, sono solo “simboli” ben evidenti che facilmente fanno dimenticare come i fattori scatenanti possano essere ben più subdoli, nascondendosi fra i materiali di costruzione, nelle emanazioni di radon dal sottosuolo, nell’asbesto non bonificato, nelle contaminazioni delle falde, e così via sino ad arrivare a possibili predisposizioni genetiche della popolazione: Il caso della tremolite in Lucania, delle pietre verdi con le quali gli abitanti inconsapevoli del pericolo avevano addirittura abbellito le case, ha ancora molto da insegnare.
L’aver negato l’esistenza dello stato di pericolo per la salute pubblica perché non si è voluto o non si è in grado di individuarne le cause è esattamente il contrario di quanto Le veniva sollecitato dalla petizione, e, considerate le motivazioni da Lei addotte, ciò denota una consequenzialità deduttiva del tutto particolare e per me incomprensibile.
Avviare una indagine ad ampio spettro immaginavo fosse un dovere sentito dall’intera Amministrazione, soprattutto se richiesta da oltre seicento cittadini. Il fatto che nessun Consigliere Comunale, pur essendone singolarmente titolato, abbia ad oggi esplicitamente richiesto la convocazione del Consiglio per trattare l’argomento spero sia unicamente dovuto all’attesa di una Sua (purtroppo mancata) determinazione e che ci sia, indipendentemente dalla collocazione politica, una sensibilità tale da portare presto ad una richiesta in tal senso.
Perché un problema di tale importanza non potrà essere archiviato con due fogli di corrispondenza.
Perché dal 3 Gennaio al 20 Agosto di quest’anno su 17 decessi denunciati a Ravello per almeno 11 risultano annotazioni di patologie tumorali.
Questo per coloro che ci hanno preceduto.
Con sincera ed usuale stima.
Pasquale A. Palumbo
Commenti
mi dichiaro totalmente d'accordo con Pasquale.
Non farti chiamare stupido,perchè non lo sei,non farti chiamare in altri modi,perchè Francesco eliminerebbe il post.
Ho una rabbia dentro che mi cresce da quando ho letto la tua risposta,certo dettata sicuramente dalle più forti emozioni causate dalla perdita di una persona carissima, proprio a causa del cancro.
L'unica concessione che ha fatto questa malattia è stata quella di portarsi via nel modo più veloce possibile questa persona,in solo pochi mesi. E questo io la chiamo :"concessione",non tanto per noi che l'abbiamo vista sfiorire e poi morire,ma per lei stessa,che ha avuto poco tempo x soffrire sia fisicvamente che emotivamente.
Ora se tu a tutto questo mi rispondi come hai risposto,ti consiglio,caro Paolo,di cambiare prospettiva per la vita e magari anche residenza,perchè non credo che a Ravello avrai ancora altro da fare!
E' una promessa!
stavolta sarà davvero la rivoluzione.
E' una parola che spesso sto ripetendo,non a caso.
Non è la solita retorica.
A Ravello stavolta succederà davvero qcsa di grosso.
Ne abbiamo le cosiddette piene davvero di tutti quanti voi macina-imbrogli,macina- miliardi solo vostri e solo quello!
Da te,Paolo a Salavatore,a Secondo a Brunetta,levatevi dai piedi!
noi SIAMO PERSONEEEEE!!!!!!!
Con sentimenti,anima e purtroppo per voi un cervello,unico, unanime,stavolta come mai unito contro la barbarie che state commettendo da anni!
Arrivare addirittura a far passare un problema reale di primaria importanza come frutto del dolore e non come RISULTATO del dolore,bè,non ho più parole.
E non si azzardino a fiatare quegli altri idioti della minoranza:
loro con un medico,fra l'altro bravo,fra le loro file,rompono solo i ....... con questioni tipo il cimitero.
Che pure è importante,ma non vitale!
Brunetta sa solo decantare la sua vita spensierata da "terrone",ma per Ravello non fa nulla.
Lo avevo già tirato in causa,chiedendo a lui che tanto può,essendo già in altre faccende ravellesi affaccendato -(vedi salvare le chiappe a Secondo con il formez),di fare qualcosa di concreto!
Se n'è fregato!
Avete firmato la vostra condanna politica,tutti all'unisono quella lettera di risposta alla petizione!
Ancora l'anonimo delle 10.23
Ragazzi, mettiamo fuori dalla vita amministrativa di Ravello questi pessimi elementi!
Abbiate i coglioni di firmarvi se volete che le vostre parole siano comprese.
Che a Ravello si muoia troppo per tumore è un fatto certo. Che l'ospedale di Castiglione sia potenziato e che funzioni è una necessità. Ora, tutte le azioni volte a scoprire le cause dell'incidenza così elevata dei tumori sulle morti dei nostri cari o dirette a difendere l'Ospedale di Castiglione devono essere appoggiate senza se e senza ma.
Il "finto sindaco" che scrive queste parole in merito ad una raccolta firme, seria e circostanziata e che si diverte e ironizza in Consiglio Comunale sull'interrogazione della minoranza sul pericolo di depotenziamento e declassamento del presidio ospedaliero di Castiglione, onestamente fa rabbrividire. Chi ci amministra? Credono i cari consiglieri di essere immuni alle malattie e di non aver bisogno di assistenza sanitaria... ma che si credessero immortali?
Due appelli, quindi,
1)ripresentare la petizione, mandarla a casa di ogni consigliere comunale,con la richiesta di portarla in consiglio. Forse sarebbe bene accompagnare la petizione con una domanda: Crede che a lei non possa capitare?
2)Firmare tutti l'adesione al comitato pro sanità: http://www.prosanita.org/
Firmare oggi per non dover piagere domani un nostro caro e per non doverci pentire di ciò che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto.
P.S.
Dear Frank vorrei tanto conoscere il nome del giovane concittadino,ritengo sia tale,che parla insistentemente di rivoluzione.A Ravello..?Vale a dire nel posto che è il millenario archetipo del'immobilismo interessato più corrivo e refrattario?Forse il nostro giovane amico è preda di un delirio onirico oppure può darsi-e me lo auguro-che il suo ottimismo,o la sua disperazione-politica si intende-fungano da formidabile sprone per spingerlo ad intraprendere una battaglia che prima di lui altri-molto,molto pochi per la verità-hanno ingaggiato perdendola miseramente.Grazie per l'ospitalità
Frettoloso perchè prossima la partenza per Londra,e Paolo ,scusa,volevo dire tu,dovevi partire e prapararti.
Forzata perchè se non ti avessero chiesto insistentemente, anche su questo blog di intervenire,forse non lo avresti fatto o forse,voglio sperarlo, avresti risposto più in là, con più calma ,spero,più sensatamente.
Come hai fatto,infatti con questo tuo post delle 20.06,che però, arrivato solo successivamante alla tua prima lettera di risposta, mi sa più di paramento di c.....,che di risposta sensata vera e propria.
Il nome del giovane in preda ad un delirio onirico lo conoscerai a suo tempo,e comprenderai anche il fondamento del dleirio onirico.
Certo a te Paolo,Ravello deve sicuramente apparire come una sirena da sempre dormiente in balia del primo personaggio un pò più forte caratterialmente,ma,con questo non sto descrivendo te,Paolo-vicesindaco.
Cmq....ai posteri l'ardua sentenza...
Ma poi,come avrai fatto mai a sapere che sono giovane? Il fuoco della passione arde anche nelle persone un pochino più "attempate",ma questo escludendo sempre te.
e pensare che,soprattutto nell'ultima campagna,sono stato un tuo focoso sostenitore.
Il fatto è che io credo ancora nella giustizia e ,quindi,spero ancora che questa trionferà,persino a Ravello,almeno per una volta!
Certo ai tuoi occhi sono davvero in preda ad un delirio onirico.
Un consiglio,comunque: almeno smettetela-smettila di polemizzare in merito ad un argomento così delicato! Io ho perso una persona cara a causa del tumore,spero,anonimo delle 20.06 che a te non succeda mai,perchè il dolore e la rabbia sono davvero insopportabili! Ti stracciano il petto per l'impotenza...ma cosa parlo a fare a te,dopo quello sproloquio....
Non sai chi sono,ma almeno per rispetto al mio dolore,stai zitto adesso.
http://www.positanonews.it/articoli/30350/alle_15_lo_start_al_ravello_day_a_londra.html
Ma non sono andato lontano,ho creduto fosse Paolo e ho colto quasi nel segno,o almeno in famiglia.
Comunque per me è lo stesso e ora è anche chiaro il motivo per cui ne hai preso le difese,Antonello.
Avresti dovuto scrivergliela tu la risposta a Pasquale,se ciò che hai scritto è quello che pensi,sarebbe stata più o meno la risposta adatta al problema della causa di malattia.
Il fatto è che, data da te non da Paolo,la risposta non ha che il significato di parare il c...,come ti ho già detto.
Ecco spiegata la mia precisazione.
Mi chiamo Ivano Rasti, sono un giornalista calabrese ma vivo a Napoli. Mi sono imbattuto in questo blog quasi per caso.
Il mio contributo solo per dire alcune cose:
-Le statistiche si fanno su base più ampia di anno.
-Le petizioni vanno preferibilmente supportate da una documentazione scentifica.
-L'Arpac e l'Asl vanno sempre interrogate per tali problematiche.
Ommiddio e chi pensava che un contributo, un piccolissimo intervento nemmeno tanto polemico, sarebbe stato subito commentato in maniera così acida!
Me ne vado, me ne vado, vi lascio alla vostra bega di paese.
I.R.
i post sono in maggiornaza anonimi,in caso contrario sono contraddistinti da account.
Non avendone trovato,ho dato per scontato che anche quel post fosse anonimo.Mio errore è stato,preso dallo sdegno di quella risposta,di non leggerlo fino in fondo,dove,come ha giustamente fatto notare lei,era apposta la firma.Vogliamo farne un dramma?
Inoltre le spiego,poichè lei non è del posto e forse non conosce i retroscena,che non sono poi così male come veggente dato che il sig.Palumbo è cognato di quel Paolo sindaco,avrò riconosciuto il timbro familiare.
Inoltre se lei legge bene la petizione,i riscontri su casi di tumore salgono a ben oltre un anno,sono anni e decine i casi.
Il fatto strano è che sono in maggior parte circoscritti ad una zona limitata.
La prego faccia il giornalista,non il critico,li racconti solo i fatti.
Il rivoluzionario
P.S.
Consentimi una riflessione autoironica:davvero l'eterogenesi dei fini-e dovrò rivedere il mio lessico ed il mio argomentare- se il mio intervento ha prodotto il risultato di farmi confondere con un difensore di Paolo o,addirittura,con lui in persona.Suvvia sono molto più carino e simpatico di mio cognato ma non più bravo e certamente non all'altezza di difenderlo da alcunchè perchè sa farlo,benissimo,da solo.
Antonello Palumbo
il mio errore è stato quello di, riconoscere nella tua lettera un certo stile, per poi ricercare fra i volti dei ravellesi residenti a chi potesse appartenere.Come vedi non ti dissoci poi tanto da Paolo hehe,almeno per lo stilie ridondante.
Non ho minimamente pensato che il ravellese potesse essere non residente.
Per quanto riguarda il tuo ribadire sulla mia età,ti ringrazio,ma,non sono più tanto giovane e non ho letto fino in fondo la tua risposta in quanto impegnato contemporaneamente in altra attività,non solo a causa della mio temperamento focoso e di "giovanil" passione....
Accetto volentieri le scuse, solo un GRANDE UOMO è capace di farne.
Ultimamente Paolo ha perso quest'abitudine ed è questo che lo ha rovinato.
Ora dovrebbe provvedere a portare avanti un certo discorso per quanto riguarda la questione dei casi di cancro.
Anche "solo" quello potrebbe bastare come sue"scuse" .
Caro Emiliano, leggo sulle pagine del Vescovado, da te diretto, la grande sorpresa davanti all'assenza, nell'o.d.g. del prossimo consiglio comunale, dell'argomento Auditorium. Di sicuro hai perfettamente ragione, tutti noi ci aspettavamo che se ne parlasse e si concudesse la noiosa querelle. Ma, permettimi di farti notare, restiamo molto più sorpresi e amareggiati, dell'assenza nell'o.d.g. del cosiglio, dell'argomento "petizione popolare" che è stata presentata più di un mese fa al protocollo del comune. E ci delude ancor di più che tu, consigliere comunale, nonostante avessi la possibilità e, secondo me, il dovere di raccogliere la richiesta dei cittadini per portarla in consiglio, te ne sia altamente fregato così come i tuoi esimi colleghi. A noi che vi abbiamo votato, poco interessa del Ravello Day e del natale a ravello, se poi venite meno su temi e problemi come quello della salute. Almeno da te ci aspettavamo di più.
COMPRATEVI UN METRO DI CORDA CIASCUNO.......
I CENONI LI FANNO??