Non chiudo più gli occhi

Mi sono stancato di aspettare.
Gli amministratori di Ravello, devono andare a casa.
Sono incapaci.
I primi devno essere De Riso, D'Aurio e Del Pizzo..
Poi gli altri a seguire...
Inizio a rimpiangere il governo Amalfitano

Commenti

Anonimo ha detto…
Ciao Franck, cosa pensi dell'idea dell'amministrazione attuale di creare una nuova fondazione ed un nuovo festival? perchè non si mettono da parte le controversie personali e si lavora tutti insieme per dare ancor più slancio al ravello festival che diciamola con sincerità dà lustro e vanto a ravello, quando c'era la settimana di festival organizzata dall'ept i ravellesi erano totalemnte esclusi, non c'erano ragazzi che vi prendevano parte in nessun campo, perchè tornare alla situazione di 10 anni fa? mi auguro che si capisca quale è il ruolo reale del festival e non di de masi e altri, è fatto a ravello, per ravello e per fare soprattutto culura e musica a ravello, altrimenti che città della musica sarebbe?!?!
saluti con stima andrea
Anonimo ha detto…
Ecco...perchè non mettere da parte le controversie di 2 esponenti in particolare e cercare di lavorare insieme per un progetto e dare futuro a ravello e ai ravellesi che sono costretti a scappare altrove!Gente chi ne paga le conseguenze siamo noi perchè siamo costretti a schierarci e a non poter partecipare alle reciproche iniziative perchè o siamo di qua o di la
Anonimo ha detto…
San Leone I, detto Magno Papa e dottore della Chiesa

10 novembre

Papa

(Papa dal 29/09/440 al 10/11/461)
Arcidiacono (430), consigliere di Celestino I e di Sisto III, inviato da Valentino a pacificare le Gallie, venne eletto papa nel 440 circa. Fu un papa energico, avversò le sopravvivenze del paganesimo; combatté manichei e priscillanisti. Intervenne d’autorità nella polemica cristologica che infiammava l’Oriente, convocando il concilio ecumenico di Calcedonia, nel quale si proclamava l’esistenza in Cristo di due nature, nell’unica persona del Verbo. Nel 452 fu designato dal debole imperatore Valentiniano III a guidare l’ambasceria romana inviata ad Attila. I particolari della missione furono oscuri: è solo che il re degli Unni, dopo l’incontro con la delegazione abbandonò l’Italia. Quando Genserico nel 455 entrò in Roma, Leone ottenne dai Vandali il rispetto della vita degli abitanti, ma non poté impedire l’atroce saccheggio dell’Urbe. Dotato di un alto concetto del pontificato romano, fece rispettare ovunque la primazia del vescovo di Roma. Compose anche preghiere contenute nel “Sacramentario Veronese”. Benedetto XIV, nel 1754 lo proclamò dottore della Chiesa, E’ il primo papa che ebbe il titolo di Magno (Grande).
Etimologia: Leone = leone, dal latino
Martirologio Romano: Memoria di san Leone I, papa e dottore della Chiesa: nato in Toscana, fu dapprima a Roma solerte diacono e poi, elevato alla cattedra di Pietro, meritò a buon diritto l’appellativo di Magno sia per aver nutrito il gregge a lui affidato con la sua parola raffinata e saggia, sia per aver sostenuto strenuamente attraverso i suoi legati nel Concilio Ecumenico di Calcedonia la retta dottrina sull’incarnazione di Dio. Riposò nel Signore a Roma, dove in questo giorno fu deposto presso san Pietro.


Santa Ninfa

San Noè
Anonimo ha detto…
ciao frank, per piacere metteresti in risalto questo post che ho inserito sul nostro blog
http://www.bitebyte.org/dopo-la-levi-prodi-anche-il-governo-berlusconi-pronto-ad-un-legge-a-sfavore-dei-blog-con-laiuto-sempre-della-levi.html

per un blogger come te questa non dovrebbe essere un'ottima legge

grazie mille

Umberto
Anonimo ha detto…
Caro Francesco, ti reputo una persona seria ed onesta, che ama il proprio paese, che si batte per il proprio paese! Apprendo da Positano News, nella sezione dedicata a Ravello, che il buon Giovanni Conte, pensionato e con una spalla rotta, è costretto a portarsi ancora a spalla le bombole di gas, mentre un vicino di zona, non cito il nome, perchè PER ME, rappresenta quella politica sporca e vile. Dopo aver acquistato casa, con il contributo di barbetta, che è stato ricambiato con il posto al ministero, in quella frazione(CASE ROSSE), gli hanno portato il gas direttamente in casa! Questa persona che è un ministro della repubblica, da persona onesta e cordiale, doveva far di tutto per far usufruire di quel bene, a tutto il vicinato, se non a tutta la frazione. Spero che te ne occupi pubblicando un post, o eleborando una petizione popolare, per far si che la cittadinanza tutta di quella frazione, possa usufruire di questi benefici. Non so se la zona è coperta per la fornitura di gas.

ANONIMO AMALFITANO

http://www.positanonews.it/dettaglio.php?sez=Ravello-News&id=18217
Anonimo ha detto…
Caro AA, devi sapere che i vari fornitori di bombole del gas, per pochi euro in più o addirittura gratis, ti portano la bombola fino a destinazione e te la collegano anche a regola d'arte. Langella per credere!
Anonimo ha detto…
LO METTO QUA PERCHE' TANTO EMILIANO AMATO DA BUON GIORNALISTA DI PARTE (QUELLA DI CIRIELLI) NON NE DA NOTIZIA! ETICA, ETICA PROFESSIONALE EMILIANO, QUESTA NON TE LA HANNO INSEGNATA ALLA SCUOLA DI GIORNALISMO!.....
AH, A PROPOSITO, QUALE E' LA SCUOLA DI GIORNALISMO CHE HAI FREQUENTATO?????!!!!?????


GAGLIANO NELL´MPA "AN VOLEVA DISTRUGGERMI"

An perde pezzi e Mpa li raccoglie. Ieri, il consigliere regionale Salvatore Gagliano, originario di Praiano in Costiera Amalfitana, e il consigliere comunale Roberto Celano, di Salerno, hanno ufficializzato il loro ingresso nel movimento di Raffaele Lombardo. «L´intero apparato di An mi voleva massacrare, ma - ha detto Gagliano - io sono ancora consigliere regionale e posso camminare a testa alta perché non ho mai sistemato un familiare in politica né ho mai portato soldi alla mia azienda». Non meno pungenti le parole di Celano: «An è un partito scollegato e legato al territorio solo da logiche nepotistiche». Nessuno critica apertamente l´onorevole Edmondo Cirielli eppure il riferimento al probabile candidato alla presidenza della Provincia del Pdl si cela dietro le parole del vicepresidente del consiglio regionale, Salvatore Ronghi («questa non è una caserma») e dello stesso Gagliano («certa gente vuole solo yesmen»). Di conseguenza, la candidatura di Cirielli non è «espressione della coalizione di centrodestra» - sottolinea il coordinatore regionale Antonio Milo - perché il tavolo regionale deve essere ancora convocato. E poi possiamo anche correre da soli». È Celano, però, a mettere un veto su Cirielli, quando afferma che «l´onorevole non ha bisogno di un confronto con Berlusconi e Fini per valutare l´incompatibilità della sua candidatura con l´incarico di governo, perché sa bene che c´è». Poi, spetta a Gagliano smorzare i toni e dire che «se su Cirielli si raggiungerà l´intesa politica, non ci saranno problemi ad appoggiarlo. Contesto il metodo, non l´uomo. E poi, non diamogli troppa importanza. Pensiamo piuttosto al rettore Raimondo Pasquino che ha indetto un concorso all´Università per far vincere suo figlio o a Augusto Strianese, autore della squallida apertura di un aeroporto che stenta a decollare ». A Gagliano fa eco il coordinatore provinciale Mpa, Franco Brusco. «Ragioniamo sui programmi e continuiamo ad essere vicino alla gente». Per il momento cinque i transfughi An: il vicesindaco di Castellabate, Luisa Maiuri, il sindaco di Caselle in Pittari, Giampiero Nuzzo, il presidente della circoscrizione Irno di Salerno, Pietro Abate, il consigliere comunale di Agropoli, Nicola Comite e il collega di Serramezzana, Modesto Del Mastro.
Angela Cappetta, Corriere del Mezzogiorno
Anonimo ha detto…
DIMENTICAVO L'HO COPIATO DA POSITANONEWS. SE NO CHI LO SENTE A MICHELE CINQUE
Anonimo ha detto…
San Martino di Tours Vescovo

11 novembre

Sabaria (ora Szombathely, Ungheria), 316-317 - Candes (Indre-et-Loire, Francia), 8 novembre 397

Secondo la tradizione avrebbe dato prova della sua carità e anche per il prossimo tagliando in due il suo mantello e donandone metà ad un povero. Si ritirò a Ligugé, presso Portiers, dove con un gruppo di discepoli, fondò il primo monastero, divenendo presto famoso in tutta la Gallia. Eletto vescovo di Tours (371), diffuse il cristianesimo in tutta la Gallia occidentale. Martino fu uno dei santi più popolari dell’Europa occidentale; centinaia di parrocchie e di comuni presero il suo nome. E anche considerato il patrono dei soldati. Lottò con energia contro le eresie, l’idolatria e la supremazia.

Patronato: Mendicanti
Etimologia: Martino = dedicato a Marte
Emblema: Bastone pastorale, Globo di fuoco, Mantello

Martirologio Romano: Memoria di san Martino, vescovo, nel giorno della sua deposizione: nato da genitori pagani in Pannonia, nel territorio dell’odierna Ungheria, e chiamato al servizio militare in Francia, quando era ancora catecumeno coprì con il suo mantello Cristo stesso celato nelle sembianze di un povero. Ricevuto il battesimo, lasciò le armi e condusse presso Ligugé vita monastica in un cenobio da lui stesso fondato, sotto la guida di sant’Ilario di Poitiers. Ordinato infine sacerdote ed eletto vescovo di Tours, manifestò in sé il modello del buon pastore, fondando altri monasteri e parrocchie nei villaggi, istruendo e riconciliando il clero ed evangelizzando i contadini, finché a Candes fece ritorno al Signore.
Anonimo ha detto…
Su Positanonews dopo la lettera di Di Martino quella di De Masi
Anonimo ha detto…
così ti posso sputare meglio in un occhio?

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