Vi giro questa mail che mi è arrivata. La sentenza 338/2008 chiarisce definitivamente che i Comuni che non hanno nessuna depurazione non possono richiedere il canone di depurazione. Ed ovviamente grazie alle amministrazioni Comunali, e ai noi elettori, in tutti questi anni, il nostero Comune non si è dodato di alcun depuratore AEC-Eurosportello" aderente alla CONF.AS (Confederazione delle Associazioni) www.confas.org info@confas.org Oggetto: Comitato Promotore della Class Action Recupero Canone Depurazione Acqua abbiamo inserito nel blog http://recuperocanonedepurazioneacque.spazioblog.it/ i nominativi dei primi comitati ed associazioni che hanno espresso il desiderio di aderire al Comitato Promotore della Class Action Recupero Canone Depurazione Acque, da avviare per ottenere il recupero delle cifre ingiustamente riscosse dalle Aziende di Servizio per il canone/tributo per il trasporto delle acque di rifiuto, in assenza completa o temporanea dell'impianto centralizzato di dep
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saluti con stima andrea
10 novembre
Papa
(Papa dal 29/09/440 al 10/11/461)
Arcidiacono (430), consigliere di Celestino I e di Sisto III, inviato da Valentino a pacificare le Gallie, venne eletto papa nel 440 circa. Fu un papa energico, avversò le sopravvivenze del paganesimo; combatté manichei e priscillanisti. Intervenne d’autorità nella polemica cristologica che infiammava l’Oriente, convocando il concilio ecumenico di Calcedonia, nel quale si proclamava l’esistenza in Cristo di due nature, nell’unica persona del Verbo. Nel 452 fu designato dal debole imperatore Valentiniano III a guidare l’ambasceria romana inviata ad Attila. I particolari della missione furono oscuri: è solo che il re degli Unni, dopo l’incontro con la delegazione abbandonò l’Italia. Quando Genserico nel 455 entrò in Roma, Leone ottenne dai Vandali il rispetto della vita degli abitanti, ma non poté impedire l’atroce saccheggio dell’Urbe. Dotato di un alto concetto del pontificato romano, fece rispettare ovunque la primazia del vescovo di Roma. Compose anche preghiere contenute nel “Sacramentario Veronese”. Benedetto XIV, nel 1754 lo proclamò dottore della Chiesa, E’ il primo papa che ebbe il titolo di Magno (Grande).
Etimologia: Leone = leone, dal latino
Martirologio Romano: Memoria di san Leone I, papa e dottore della Chiesa: nato in Toscana, fu dapprima a Roma solerte diacono e poi, elevato alla cattedra di Pietro, meritò a buon diritto l’appellativo di Magno sia per aver nutrito il gregge a lui affidato con la sua parola raffinata e saggia, sia per aver sostenuto strenuamente attraverso i suoi legati nel Concilio Ecumenico di Calcedonia la retta dottrina sull’incarnazione di Dio. Riposò nel Signore a Roma, dove in questo giorno fu deposto presso san Pietro.
Santa Ninfa
San Noè
http://www.bitebyte.org/dopo-la-levi-prodi-anche-il-governo-berlusconi-pronto-ad-un-legge-a-sfavore-dei-blog-con-laiuto-sempre-della-levi.html
per un blogger come te questa non dovrebbe essere un'ottima legge
grazie mille
Umberto
ANONIMO AMALFITANO
http://www.positanonews.it/dettaglio.php?sez=Ravello-News&id=18217
AH, A PROPOSITO, QUALE E' LA SCUOLA DI GIORNALISMO CHE HAI FREQUENTATO?????!!!!?????
GAGLIANO NELL´MPA "AN VOLEVA DISTRUGGERMI"
An perde pezzi e Mpa li raccoglie. Ieri, il consigliere regionale Salvatore Gagliano, originario di Praiano in Costiera Amalfitana, e il consigliere comunale Roberto Celano, di Salerno, hanno ufficializzato il loro ingresso nel movimento di Raffaele Lombardo. «L´intero apparato di An mi voleva massacrare, ma - ha detto Gagliano - io sono ancora consigliere regionale e posso camminare a testa alta perché non ho mai sistemato un familiare in politica né ho mai portato soldi alla mia azienda». Non meno pungenti le parole di Celano: «An è un partito scollegato e legato al territorio solo da logiche nepotistiche». Nessuno critica apertamente l´onorevole Edmondo Cirielli eppure il riferimento al probabile candidato alla presidenza della Provincia del Pdl si cela dietro le parole del vicepresidente del consiglio regionale, Salvatore Ronghi («questa non è una caserma») e dello stesso Gagliano («certa gente vuole solo yesmen»). Di conseguenza, la candidatura di Cirielli non è «espressione della coalizione di centrodestra» - sottolinea il coordinatore regionale Antonio Milo - perché il tavolo regionale deve essere ancora convocato. E poi possiamo anche correre da soli». È Celano, però, a mettere un veto su Cirielli, quando afferma che «l´onorevole non ha bisogno di un confronto con Berlusconi e Fini per valutare l´incompatibilità della sua candidatura con l´incarico di governo, perché sa bene che c´è». Poi, spetta a Gagliano smorzare i toni e dire che «se su Cirielli si raggiungerà l´intesa politica, non ci saranno problemi ad appoggiarlo. Contesto il metodo, non l´uomo. E poi, non diamogli troppa importanza. Pensiamo piuttosto al rettore Raimondo Pasquino che ha indetto un concorso all´Università per far vincere suo figlio o a Augusto Strianese, autore della squallida apertura di un aeroporto che stenta a decollare ». A Gagliano fa eco il coordinatore provinciale Mpa, Franco Brusco. «Ragioniamo sui programmi e continuiamo ad essere vicino alla gente». Per il momento cinque i transfughi An: il vicesindaco di Castellabate, Luisa Maiuri, il sindaco di Caselle in Pittari, Giampiero Nuzzo, il presidente della circoscrizione Irno di Salerno, Pietro Abate, il consigliere comunale di Agropoli, Nicola Comite e il collega di Serramezzana, Modesto Del Mastro.
Angela Cappetta, Corriere del Mezzogiorno
11 novembre
Sabaria (ora Szombathely, Ungheria), 316-317 - Candes (Indre-et-Loire, Francia), 8 novembre 397
Secondo la tradizione avrebbe dato prova della sua carità e anche per il prossimo tagliando in due il suo mantello e donandone metà ad un povero. Si ritirò a Ligugé, presso Portiers, dove con un gruppo di discepoli, fondò il primo monastero, divenendo presto famoso in tutta la Gallia. Eletto vescovo di Tours (371), diffuse il cristianesimo in tutta la Gallia occidentale. Martino fu uno dei santi più popolari dell’Europa occidentale; centinaia di parrocchie e di comuni presero il suo nome. E anche considerato il patrono dei soldati. Lottò con energia contro le eresie, l’idolatria e la supremazia.
Patronato: Mendicanti
Etimologia: Martino = dedicato a Marte
Emblema: Bastone pastorale, Globo di fuoco, Mantello
Martirologio Romano: Memoria di san Martino, vescovo, nel giorno della sua deposizione: nato da genitori pagani in Pannonia, nel territorio dell’odierna Ungheria, e chiamato al servizio militare in Francia, quando era ancora catecumeno coprì con il suo mantello Cristo stesso celato nelle sembianze di un povero. Ricevuto il battesimo, lasciò le armi e condusse presso Ligugé vita monastica in un cenobio da lui stesso fondato, sotto la guida di sant’Ilario di Poitiers. Ordinato infine sacerdote ed eletto vescovo di Tours, manifestò in sé il modello del buon pastore, fondando altri monasteri e parrocchie nei villaggi, istruendo e riconciliando il clero ed evangelizzando i contadini, finché a Candes fece ritorno al Signore.