Prevedo il Futuro
Questo Post è dedicato a Gino Schiavo e ad Emiliano Amato, e con loro Ulisse Di Palma. Che con grande coraggio portano avanti in seno al Consiglio Comunale le battaglie del PDL. O no?? Va be comunque tutti e tre sono legati a Salvatore Gagliano, che ora passa con il MPA
Il tempo delle scelte.... SECONDO me è dietro l'angolo.
Ecco come si presenta l'MPA, dal sito :
Cominciamo a scrivere una pagina nuova della politica italiana.
Ai partiti nazionali abbiamo pagato un tributo troppo alto. Non sempre sono stati tutelati gli interessi della nostra terra.
E' giunta l'ora dell'Autonomia.
Non è una protesta. E' un'assunzione di responsabilità. Per farci valere, per conquistare quanto ci spetta e ci è stato negato. Cominciamo a scrivere una pagina nuova della politica italiana.
Tutti, a parole, incitano al soprassalto di orgoglio, predicano l'indispensabiltà dello sviluppo del Mezzogiorno per il rilancio dell'economia del Paese, argomentano sulla necessità che si colmi il divario tra Nord e Sud. Quanto pesa la Sicilia a Roma? Poco o niente, tutti noi compresi, bravi a farci la guerra, a cercare il pelo nell'uovo, a dividerci in schieramenti di cui alla gente interessa sempre meno. Poco o niente, grazie anche a un sistema elettorale che consente ad una oligarchia di "nominare" i parlamentari i quali agiscono consapevoli che sol per una manifestazione di libertà male interpretata, ma anche per un capriccio del capo, rischiano di perdere il posto e anche per il modello centralista ancora dominante nei partiti che non tollera le autonomie politiche regionali che minerebbero la stabilità e il potere dell'oligarchia.
Un combinato disposto di regole elettorali e struttura dei partiti che determina un deficit di democrazia, che scoraggiando - vanificando la partecipazione indebolisce la politica e la subordina ai cosiddetti poteri forti. E noi sappiamo che i cosiddetti poteri forti, banche, grandi imprese, grande distribuzione non abitano oramai più qui. Ma nei prossimi mesi, per noi, altri nodi verranno al pettine.
La riforma federalista dello Stato procede a tappe forzate. E che federalismo sarà? Lo Stato svolgerà una funzione equilibratrice? Ovvero prevarrà la tesi del federalismo fiscale per cui ogni Regione disporrà del gettito fiscale dei propri cittadini ed imprese residenti, come si ha ragione di temere?
L'Unione Europea investirà nei Paesi della sponda sud del Mare Nostrum risorse sufficienti per innescare processi di sviluppo ed occasioni di lavoro, anche in vista dell'appuntamento dell'area di libero scambio del 2010? Ovvero l'abolizione dei dazi e dei vincoli si tradurrà in una aggressione concorrenziale per l'agricoltura meridionale già fortemente provata da parte di prodotti a basso costo come l'olio tunisino o gli agrumi marocchini.
E la politica di Coesione europea, che destino avrà dopo il 2006, allorché la nostra terra rischia la fuoriuscita dall'Obiettivo 1, se prevarrà la linea di Inghilterra, Francia e Germania, per cui destinatari delle ridotte risorse saranno solo i Paesi dell'Est europeo, e il cui il reddito pro-capite dei cittadini è più basso che nei territori del nostro Mezzogiorno?
Come potrà pesare allora la Sicilia e farsi valere e sottrarsi a un destino di impoverimento e di emarginazione? Indispensabile dotarsi di una "piattaforma logistica" dei trasporti di cui Ponte e Grande Aeroporto internazionale sono pezzi indispensabili, puntare all'eccellenza nei servizi (sanitari, formativi ...) e nelle produzioni (dell'offerta turistica, dell'agricoltura di qualità e biologica, dell'industria tecnologicamente più avanzata.). E' così che la Sicilia potrà conquistare centralità strategica nel Mercato Comune Mediterraneo alla quale è candidata sia dalla geografia che da una storia millenaria di sofferte dominazioni che però (consoliamoci!) ci hanno lasciato in retaggio un sincretismo di civiltà, culture e religioni, una capacità di convivenza, di dialogo di tolleranza che non ha eguali nel mondo?
Ecco l'attualità e l'importanza del tema dell'Autonomia, di una Autonomia istituzionale o statutaria mai compiuta e soprattutto di una Autonomia politica rispetto a un centralismo politico e partitico che finora ha legato le mani alle nostre classi dirigenti.
Un' Autonomia osteggiata molto spesso anche da nostri conterranei, com'è purtroppo nella nostra tradizione, che però deve prevalere come unica alternativa al declino, alla povertà, alla insignificanza storica. Per questo mi auguro che la consapevolezza, la generosità e il coraggio si facciano strada, soprattutto tra i giovani, perché la marcia per l'Autonomia sarà lunga e difficile e il percorso irto di ostacoli.
Il tempo delle scelte.... SECONDO me è dietro l'angolo.
Ecco come si presenta l'MPA, dal sito :
Cominciamo a scrivere una pagina nuova della politica italiana.
Ai partiti nazionali abbiamo pagato un tributo troppo alto. Non sempre sono stati tutelati gli interessi della nostra terra.
E' giunta l'ora dell'Autonomia.
Non è una protesta. E' un'assunzione di responsabilità. Per farci valere, per conquistare quanto ci spetta e ci è stato negato. Cominciamo a scrivere una pagina nuova della politica italiana.
Tutti, a parole, incitano al soprassalto di orgoglio, predicano l'indispensabiltà dello sviluppo del Mezzogiorno per il rilancio dell'economia del Paese, argomentano sulla necessità che si colmi il divario tra Nord e Sud. Quanto pesa la Sicilia a Roma? Poco o niente, tutti noi compresi, bravi a farci la guerra, a cercare il pelo nell'uovo, a dividerci in schieramenti di cui alla gente interessa sempre meno. Poco o niente, grazie anche a un sistema elettorale che consente ad una oligarchia di "nominare" i parlamentari i quali agiscono consapevoli che sol per una manifestazione di libertà male interpretata, ma anche per un capriccio del capo, rischiano di perdere il posto e anche per il modello centralista ancora dominante nei partiti che non tollera le autonomie politiche regionali che minerebbero la stabilità e il potere dell'oligarchia.
Un combinato disposto di regole elettorali e struttura dei partiti che determina un deficit di democrazia, che scoraggiando - vanificando la partecipazione indebolisce la politica e la subordina ai cosiddetti poteri forti. E noi sappiamo che i cosiddetti poteri forti, banche, grandi imprese, grande distribuzione non abitano oramai più qui. Ma nei prossimi mesi, per noi, altri nodi verranno al pettine.
La riforma federalista dello Stato procede a tappe forzate. E che federalismo sarà? Lo Stato svolgerà una funzione equilibratrice? Ovvero prevarrà la tesi del federalismo fiscale per cui ogni Regione disporrà del gettito fiscale dei propri cittadini ed imprese residenti, come si ha ragione di temere?
L'Unione Europea investirà nei Paesi della sponda sud del Mare Nostrum risorse sufficienti per innescare processi di sviluppo ed occasioni di lavoro, anche in vista dell'appuntamento dell'area di libero scambio del 2010? Ovvero l'abolizione dei dazi e dei vincoli si tradurrà in una aggressione concorrenziale per l'agricoltura meridionale già fortemente provata da parte di prodotti a basso costo come l'olio tunisino o gli agrumi marocchini.
E la politica di Coesione europea, che destino avrà dopo il 2006, allorché la nostra terra rischia la fuoriuscita dall'Obiettivo 1, se prevarrà la linea di Inghilterra, Francia e Germania, per cui destinatari delle ridotte risorse saranno solo i Paesi dell'Est europeo, e il cui il reddito pro-capite dei cittadini è più basso che nei territori del nostro Mezzogiorno?
Come potrà pesare allora la Sicilia e farsi valere e sottrarsi a un destino di impoverimento e di emarginazione? Indispensabile dotarsi di una "piattaforma logistica" dei trasporti di cui Ponte e Grande Aeroporto internazionale sono pezzi indispensabili, puntare all'eccellenza nei servizi (sanitari, formativi ...) e nelle produzioni (dell'offerta turistica, dell'agricoltura di qualità e biologica, dell'industria tecnologicamente più avanzata.). E' così che la Sicilia potrà conquistare centralità strategica nel Mercato Comune Mediterraneo alla quale è candidata sia dalla geografia che da una storia millenaria di sofferte dominazioni che però (consoliamoci!) ci hanno lasciato in retaggio un sincretismo di civiltà, culture e religioni, una capacità di convivenza, di dialogo di tolleranza che non ha eguali nel mondo?
Ecco l'attualità e l'importanza del tema dell'Autonomia, di una Autonomia istituzionale o statutaria mai compiuta e soprattutto di una Autonomia politica rispetto a un centralismo politico e partitico che finora ha legato le mani alle nostre classi dirigenti.
Un' Autonomia osteggiata molto spesso anche da nostri conterranei, com'è purtroppo nella nostra tradizione, che però deve prevalere come unica alternativa al declino, alla povertà, alla insignificanza storica. Per questo mi auguro che la consapevolezza, la generosità e il coraggio si facciano strada, soprattutto tra i giovani, perché la marcia per l'Autonomia sarà lunga e difficile e il percorso irto di ostacoli.
Commenti
IL grande Frank (che non guarda in faccia a nessuno e fa bene) non ha taciuto su un argomento del genere pur essendo notoriamente un uomo di destra!!
Frank tien' 'e qualita'!!
Notate una cosa ultimamente emiliano pubblica molte volte notizie sui sequestri a ravello, si è mai chiesto però perchè con questa amministrazione i reati di abusivismo sono aumentati????
Non è che qualche suo amico di amministrazione promette promette, come ha fatto nel passato??'
E' il terzo commento che metto su ravellotirycon ma puntualmente mi viene tolto dopo 5 minuti,vuoi sapere cosa avevo scritto ?
grande Tox continua cosi'
Noi vogliamo questa VITTORIA !!!
dammi una mano Frank mandagli un messaggio anche tu al nostro caro amico zio Tom affinche mi pubblichi il mio messaggio
Grazie frank sei grande come al solito!!!
che bello sapere che appena finito il messaggio sara' gia' visibile invece dal Vescovado devi tornere a vedere se sua maesta' Emiliano ha deciso di pubblicarlo o meno percio' conta tutte quelle visite
secondo ha cambiato schieramento cioè da sinistra è passato a destra,mentre gagliano sta per cambiare partito,ma resta sempre a destra con idee sempre di destra.
forse ti manca questo passaggio,o forse ti brucia che il tuo capo è un volta bandira?
non ci pensare,la prossima volta starai più attento.
studia prima di parlare.
oltre a scasmbiare la merda con la cioccolata ora metti in mezzo aNCHE PERSONE CHE NON CENTRANO NULLA.
L'IGNORANZA è SEMPRE IN AUMENTO MENO MALE CHE IO ME NE SONO SCAPPATO ALL'ESTERO.
mi diceva mio nonno scartluz gardava la gobba degli altri e non guardava la sua.
quindi fai prima un esame di coscienza e poi parli.
QUELLO DI PRIMA
COMPLIMENTI CONTINUA COSI CHE DI STRADA NE FARAI TANTISSIMA...............MA A PIEDI PERò.
:))))))))))))))))))))))))
Questo pomeriggio sono stato a Salerno, al direttivo provinciale di AN. Sono tornato alle 21,00 quindi non ero io uno dei protagonisti della diatriba. E poi non scrivo in modalità "anonimo".Cari Amici e Concittadini Ravellesi, io non cerco posti di lavoro da nessuno come fanno tanti a Ravello: sto mettendo sù una ditta individuale, lavorando per me stesso, con le mie forze,grazie alla mia intelligenza (ognuno di noi ne ha da vendere) per realizzare il progetto ambizioso che mi ero prefisso da anni. Ve lo garantisco, con la nascita della nuova ed ambiziosa idea giornalistica (prevista per il mese prossimo) abbandonerò tutte le mie posizioni, pubblicando anche avvisi o comunicati redatti dai partiti di centrosinistra (quando mi saranno inviati) e del movimento di Insieme per Ravello. Voi però mi dovete garantire che lo schifo al quale ho assistito leggendo i messaggi sopra finisca per sempre. Specie se per causa mia. A Ravello abbiamo tanto ancora da imparare. Così facendo diventiamo davvero indoifendibili alle offese gratuite del professore di Rotello Quindi, io per primo comincio a farmi un esame di coscienza e a voltare pagina.Se qualcuno ha qualcosa da dirmi mi può fermare in piazza e dirmelo guardandomi negli occhi o firmandosi con nome e cognome. Non mi offendo. Ho molto ancora da imparare, da chiunque.Spero solo di incontrarvi numerosi domani a San Francesco, alle 17,00, dove verrà ricordato il più grande Giovane Ravellese di tutti i tempi.Forse, conoscendolo meglio, cercando di imitarne l'esempio, la prossima volta conteremo fino a 10 prima di insultarci a vecenda. Un caro abbraccio a tutti. Con affetto, Emiliano
17 ottobre 2008 18.45
pensare di offendere le persone chiamandole mongoloide è da vero imbecille
dovresti chiedere scusa a tutte le persono malate di questa malattia che comunque sono sicuramente piu intelligenti e piu in gamba di te purtroppo credo non te lo immagini neanche di quanto
Veramente pensavi che fosse una malattia allora tu sei il vero ignorante chiedi scusa tu perche hai paragonato loro a dei malati