Leggo e mi spavento ........

Dietro alla decisione della Georgia di inviare truppe in Ossezia del sud c'erano gli Stati Uniti. nel tentativo di facilitare la campagna elettorale di uno dei candidati in corsa per succedere al presidente, George W. Bush. Questa l'accusa che il primo ministro russo Vladimir Putin ha avanzato oggi nei confronti degli Usa in una intervista concessa in esclusiva alla Cnn e anticipata sul sito dell'emittente televisiva. Secondo Putin, la posizione degli Stati Uniti sarebbe stata presa in funzione elettorale, "per facilitare la campagna elettorale di uno dei candidati in corsa per la successione del presidente, George W. Bush'" scrive la CNN, anticipando il senso di quanto dichiarato dal premier russo. La Russia - ha sostenuto il premier russo - dopo la mossa della Georgia non aveva altra scelta se non quella di rispondere alla Georgia. La Cnn precisa che Putin ha concesso l'intervista oggi nella città di Soci, sul Mar Nero.NON ESCLUDO GUERRA CREATA PER ELEZIONI USA Il premier russo Vladimir Putin ha detto testualmente, stando all'agenzia Itar-Tass, che non esclude che il conflitto georgiano-osseto sia stato provocato in modo specifico per avvantaggiare uno dei candidati alle elezioni presidenziali americane. L'allusione è ovviamente al repubblicano John McCain, che aveva reagito con estrema durezza alla notizia dell'intervento russo, guadagnando punti nei sondaggi preelettorali.CASA BIANCA, 'NON RAZIONALE' ACCUSA PUTIN La Casa Bianca ha definito "non razionale" l'accusa rivolta agli Stati Uniti dal primo ministro russo, Vladimir Putin, secondo il quale gli Usa avrebbero orchestrato il conflitto in Georgia per ragioni di politica interna legate alla campagna elettorale in corso.BIELORUSSIA VERSO RICONOSCIMENTO OSSEZIA E ABKHAZIA La Bielorussia potrebbe dichiarare il proprio appoggio all'indipendenza di Abkhazia e Ossezia del sud, ha detto l'ambasciatore di Minsk a Mosca Vassili Dolgolev citato dalle agenzie russe. "Siamo alleati con la Russia. Ci sarà oggi o domani una dichiarazione del presidente Aleksandr Lukashenko a riguardo".
MILITARI TBILISI INTERVENGONO IN OSSEZIA SUDI militari georgiani cercano di bloccare il distretto di Leningorski, nel territorio dell'Ossezia del sud, cercando di allontanare la popolazione sudosseta dalla zona, secondo il vicecapo dello stato maggiore russo Anatoli Nogovitsin. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass, precisando che i russi hanno stabilito un posto di blocco per impedire la manovra.

Sarà, ma a me, tutto questo mi spaventa.

Commenti

Anonimo ha detto…
VALLO, MUSICA IN PIAZZA PER IL RITORNO DI DE MASI


VALLO DELLA LUCANIA - Continua la raccolta firme per il ritorno di Domenico De Masi alla guida dell´area protetta del Cilento e Vallo di Diano, dopo la pausa di ferragosto si è intensificata l´attività per la sensibilizzazione delle comunità dell´area protetta per definire un fronte comune di pressione sul Ministero dell´Ambiente. Oltre alla raccolta firme il comitato sta mettendo in cantiere una azione forte di animazione almeno nei centri più grandi del parco. Nella prossima settimana nuova riunione dei membri del comitato per definire le tappe di animazione territoriale. " Già cinque gruppi musicali ci hanno dato l´adesioneper animare le piazze del parco" dice il professor Giuseppe Cilento, uno dei promotori del comitato pro de Masi "il primo settembre ci vedremo per pianificare le tappe del percorso, ritengo che si debbe concentrarsi sul progetto dei fari del Cilento, il cui ideatore è stato proprio il professor De Masi".I fari del Cilento era il progetto di animazione territoriale per determinare un processo di attrazione turistica nell´area protetta del Cilento e Vallo di Diano, un graduale processo di integrazione della costiera con l´interno. Si va avanti con speditezza per poter poi tracciare un primo bilancio dell´attività svolta già a fine settembre, rimangono ferme le tre ipotesi cui aveva fatto cenno un comunicato del comitatto pro de Masi....OMISSIS...

Intanto le dichiarazioni di Franco Brusco destano perplessità nella compagine del centrodestra, Brusco è consigliere regionale del centrodestra, nominato negli ultimi mesi, che si è distaccato dalla strategia della coalizione di allontanamento di De Masi dal parco. "Il centrodestra aveva i numeri per eleggere almeno un consigliere nel direttivo del parco" dice il consigliere regionale " pur avendone la possibilità non lo ha fatto, non capisco ora quali pretese il centrodestra possa accampare nel richiedere con forza le dimissioni di De Masi". Il consigliere regionale, come già aveva fatto in una lettera pubblicata sul blog del comitato, parla di De Masi come di un tecnico che non ha uno stretto colore politico, una sorta di figura super partes rispetto alla politica regionale che potrebbe guidare con competenza la programmazione dell´area protetta del Cilento e Vallo di Diano. Del resto, ragiona ancora Brusco sul piano provinciale e regionale, non si vede un accordo su un nome per sostituire De Masi, di nomi ne sono stati fatti parecchi, ma ancora non si è giunti ad una conclusione.

Stralcio di articolo apparso in data 29/08/08 su Cronache del Mezzogiorno

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