Aggiungi un posto a tavolo
Stamattina, mi hanno , sommariamente informato, che con una delibera Comunale, da quest'anno, per i tavoli in Piazza, si usa un nuovo sistema. Più democratico ed efficiente. Si calcolano i metri quadrati di superfice interna, e se ne ottengono altrettanti all'esterno.
Mi chiedevo se la cosa fosse proprio cosi.Qualcuno può aiutarmi??? Ed ho immaginato , ad esempio, al Bar dello Stadio, ma il quel caso, si calcola tutto il terreno di gioco??
E' discriminatrio, non ideolgicamente corretto.
Mi chiedevo se la cosa fosse proprio cosi.Qualcuno può aiutarmi??? Ed ho immaginato , ad esempio, al Bar dello Stadio, ma il quel caso, si calcola tutto il terreno di gioco??
E' discriminatrio, non ideolgicamente corretto.
Commenti
evogl e metter tavolini!!!!!!!!!
1)Le lamiere coibentate , del bar della persona più dannosa per Ravello(l’unica persona che riesce ad influenzare un’intera amministrazione ravellese ,Re compreso,)sono calcolate come ambiente interno o esterno???
2)Questa ordinanza sembra fatta apposta per ostruire il lavoro del bar del Sig.Buonocore, forse perché il proprietario del “panino” si è esposto troppo contro l attuale pseudo-amministrazione0???perchè d’estate lavora troppo???e si perché il Questore doveva suggerire qualcosa all’amministrazione per cercare di lavorare di più in quanto il poverino d’estate chiude alle 11….mentre gli altri bar…Panino in primis chiude all’alba
Riflettete Ravellesi ,Riflettete
Quello straccio di un manifesto scritto dall attuale gruppo di maggioranza(cioè elaborato da una vecchia conoscenza del popolo ravellese)è l ennesima prova che sono antichi.
Amministrare Ravello non è per cani e porci atenzione!!!!
Il Giudice Santi Licheri
Invieremo il sig. QUESTORE a Roma al Quirinale cosi finiranno i problemi di Ravello.
E poi il san domingo fornisce informazioni.SOlo per questo dovrebbe essere pagato.Sai il fastidio di dover dire alle persone che il bagno è in fondo alle scale?quelle esterne al bar ovviamente.
La delibera si applica solo in piazza? O anche altrove?
Bisogna bere fino alle 23.00 e non bisogna bivaccare in piazza.Bisogna andare a messa la domenica e tutti i giorni. Non bisogna fare sesso. Non bisogna fare chiasso e non si deve gridare. Ma si, troppa gente a Ravello. Mandiamo via tutti questi invasori.Ma noi di cosa viviamo?Fabbriche in zona non ne vedo molte.Un turista che arriva nei 5 stelle di ravello e scende in piazza che pensa? quale è la percezione di qualità? BASTA BASTA BASTA.
http://it.youtube.com/watch?v=rnOCVAfUork
Vi rendete conto di cosa sta accadendo???Poveri noi!Ha ragione anonimo 0.28...In estate i turisti sono costretti a non bere, a fare silenzio(anche qui perchè a qualcuno non sta bene...BISOGNA RIPOSARE!!!)...Non si pensa al bene del paese...si pensa soltanto agli INTERESSI PERSONALI!!!
Povero panino...anche klingsor...come devono fare ma soprattutto quanto devono guadagnare???
VERGOGNA IL PAESE STA ANDANDO IN FALLIMENTO...
DIMETTETEVI!!!!!
Dai ragazzi ma poi un panino che vende dopo le 24.00 una birra ad un prezzo maggiore è normale??scusatemi ma cosa ha in più della birra venduta alle 23.59????DAI NON FATEMI RIDERE....
RIFERENDOMI AL 21.21 si un applauso al QUESTORE perchè è l'unico che ha capito di cosa ha bisogno Ravello, ricordatevi che Ravello è conosciuto come il paese della musica...e il famoso RICHARD WAGNER si recò qui per la sua tranquillità....ed ora invece possiamo dire che Ravello anzi la Sua piazza in estate si trasforma in casinò...Alcool Droga Sesso e Rock&Roll....VERGOGNA!Questo non è turismo!!!!!!!!
io
Mezza serata di jazz in piazza,e un peppe barra che ormai è cittadino onorario.
Ma BASTA...
per quanto riguarda le maggiorazioni sui prezzi delle birre...non mi sembra proprio...
Scusate abitanti della piazza,riposate placidamente che ravello non vivrà più di turismo...la nuova amministrazione s'inventerà qualche altra occupazione per le centinaia di persone che a ravello ..vivono di turismo...
IL GIUDICE SANTI LICHERI
ANONIMO AMALFITANO
io le norme di sicurezza non le conosco: ci puoi delucidare sul punto? ci puoi fornire le fonti a cui ti riferisci?E' facile accusare e dire cosa senza che noi si possa controbattere.Parli da esperto ma devi metterci nelle condizioni di capre meglio studiando i fatti. Le tue critiche possono aver fondamento ma vanno anche provate.
Giusto? Sono certo che la pensi come me.
Infine: ma questa delibera di cui stiamo discutendo esiste davvero? Si può avere il contenuto? Senno' rischiamo di parlare a vuoto!!Ciao a tutti.Questo blog è FANTASTICO: libertà di pensiero per tutti!!!
REQUISITI SANITARI GENERALI PER IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONE SANITARIA: (art. 2 Legge 283/62)
Gli stabilimenti di produzione, di norma, devono essere provvisti, fatto salvo i requisiti previsti da leggi e regolamenti speciali, di locali distinti e separati per:
1. il deposito delle materie prime e/o alimenti confezionati
2. l’eventuale produzione di preparazioni gastronomiche – piccolo pasto
3. la detenzione delle sostanze non utilizzate per l’alimentazione
4. il personale (locale spogliatoio e servizio igienico)
5. la somministrazione
Tutti i locali della struttura devono essere:
a. realizzati in modo da consentire una facile pulizia;
b. sufficientemente ampi;
c. con valori microclimatici tali da assicurare una condizione di benessere ambientale anche in relazione alle varie esigenze di lavorazione;
d. aerabili naturalmente e/o artificialmente in modo da evitare la presenza di muffe e condense;
e. con sistemi di illuminazione naturale e/o artificiale;
f. pareti e pavimenti facilmente lavabili;
g. adibiti esclusivamente agli usi a cui sono destinati, secondo quanto indicato nella pianta planimetrica allegata alla domanda di autorizzazione.
Approvvigionamento idrico nel rispetto dei limiti previsti dal D.P.R. 236/88. Nel caso di approvvigionamento tramite pozzo o sorgente è necessario il possesso di un certificato di analisi di potabilità rilasciato da laboratorio autorizzato: al momento del sopralluogo verrà effettuato un campionamento ufficiale da parte dell’ASL da trasmettere all’ARPA di riferimento.
REQUISITI MINIMI DEI LOCALI
Locale dispensa/magazzino
• ubicazione possibile anche in locale seminterrato o interrato, purché salubre e con altezza sufficiente; è possibile una ubicazione in locali esterni al fabbricato in rapporto alla valutazione generale dell’attività;
• pareti lavabili fino a mt. 2 da terra (piastrellatura o tinteggiatura con smalto);
• pavimento in materiale impermeabile facilmente lavabile e disinfettabile;
• scaffalature con pareti e ripiani lisci, preferibilmente di colore chiaro, facilmente lavabili e disinfettabili;
• dispositivi idonei ad evitare la presenza di roditori, insetti ed altri animali;
• per prodotti imbottigliati è utilizzabile un locale tipo cantina con pavimento facilmente pulibile (almeno in battuto di cemento) e pareti in buone condizioni di manutenzione.
Locale preparazioni gastronomiche (se previsto)
L’effettuazione di tale attività deve comparire sull’atto autorizzativo e deve rispettare quanto previsto dalla tabella commerciale in possesso e/o la specifica ordinanza comunale.
Tale attività non può avere le caratteristiche specifiche della ristorazione (menù completo di antipasti, primo, secondo, dolce, frutta etc.) ma quelle del così detto "piccolo pasto".
Il locale utilizzato per le preparazioni gastronomiche deve essere a tutti gli effetti considerato un laboratorio (sia pure con requisiti limitati), e come tale deve essere un ambiente separato dagli altri e con una superficie di almeno 8 mq.
• altezza del locale: mt. 3, salvo altre disposizioni regolamentari o deroghe, con un’altezza minima di m. 2,70, supportate da adeguati impianti tecnologici,
• aerazione naturale pari ad almeno 1/8 della superficie del pavimento integrata ove carente di impianto di ventilazione forzata; in caso di locali ciechi è accettabile un idoneo impianto di condizionamento, con un’altezza del locale di almeno 3 m. Comunque deve essere evitato il flusso di aria, naturale o artificiale, da una zona contaminata ad una pulita
• adeguata superficie con un minimo di 8 mq;
• illuminazione naturale e/o artificiale con particolare attenzione per i piani di lavoro;
• preventiva valutazione dei percorsi in modo da evitare inutili tragitti e/o possibili contaminazioni tra le varie tipologie di alimenti (preparazione "tutto in avanti");
• dispositivi idonei ad evitare la presenza di roditori ed insetti ed altri animali;
• pavimento in materiale liscio, lavabile ed impermeabile, con angoli e spigoli arrotondati di colore chiaro e con inclinazione verso un tombino sifonato dotato di griglia a maglie fini;
• pareti lisce, lavabili e disinfettabili in colore chiaro con angoli e spigoli arrotondati (piastrellatura o smaltatura con resine epossidiche fino a mt. 2 da terra);
• cappa di aspirazione vapori di cucina, con sbocco sul tetto;
• piani di lavoro lisci, impermeabili e facilmente lavabili e disinfettabili di colore chiaro, possibilmente in acciaio inox;
• lavelli in acciaio inox o ceramica dotati di acqua potabile corrente calda e fredda, erogata mediante rubinetteria a comando non manuale (pedale o fotocellula) con scarichi sifonati in fognatura, dotati di dosasapone e dispenser dosacarta preferibilmente chiusi;
• utensili e stoviglie in materiale idoneo (acciaio inox, vetro, ceramica, teflon, plastica per alimenti P.P., P.E., P.E.T., P.V.C., Alluminio); taglieri preferibilmente in teflon e comunque sempre ben rifilati in modo da non presentare scalfitture ed incisioni da taglio;
• idoneo contenitore per i rifiuti con coperchio fisso ad apertura tramite pedale e con sacco di raccolta non riciclabile;
• si consiglia la realizzazione di idonee separazioni per preparazioni specifiche connesse all’attività;
• i piani di lavoro devono essere in numero sufficiente e preferibilmente suddivisi per le varie tipologie di alimenti;
Locale BAR
• altezza: m 2,70, salvo altre disposizioni regolamentari;
• aerazione: rapporto di 1/8 tra superficie fenestrata apribile e superficie del locale e/o impianto di condizionamento idoneamente dimensionato;
• illuminazione: naturale e/o artificiale;
• esposizione degli alimenti protetta, inoltre, nei casi previsti, l’utilizzo di vetrine condizionate (caldo/freddo), in modo che si rispettino le temperature di conservazione (dotate di termometro);
• consigliata l’adozione di sistemi antinsetti alle aperture esterne; in alternativa, ma secondaria, uso di idonee trappole luminose o ad aspirazione del tipo insectocutor o electrocutor, in buono stato di manutenzione;
• frigoriferi adeguati per numero e capacità al tipo di attività e dotati di termometro, possibilmente esterno o comunque facilmente visibile;
Bancone BAR
• Idoneo sistema per il lavaggio delle stoviglie;
• Superfici e scomparti idonei al contatto con gli alimenti e di colore chiaro (lavabili e disinfettabili);
• Posizionare nelle vicinanze un idoneo contenitore per i rifiuti con coperchio fisso ad apertura tramite pedale e con un sacco di raccolta non riciclabile;
• Il retrobanco deve essere dotato di pedana facilmente lavabile, disinfettabile e spostabile;
• Utensili, stoviglie ed attrezzature in materiale idoneo (acciaio inox, vetro, teflon, ceramica, plastica per alimenti, P.P., P.E., P.E.T., P.V.C., alluminio per alimenti non acidi);
• Vetrinette espositive coperte, refrigerate per gli alimenti deperibili (con termometro), termostate per gli alimenti da consumarsi caldi e collocate lontane da possibili fonti di inquinamento.
Per la somministrazione di alimenti preconfezionati in monodose (precotti) e di prodotti di gastronomia acquistati da esercizi autorizzati, indipendentemente dall’esistenza di un locale per preparazioni gastronomiche autorizzato, è necessario disporre di:
• un piano di lavoro convenientemente dimensionato e lavabile;
• un locale o zona di idonee dimensioni da destinare a deposito;
• un lavello di idonee dimensioni, diverso da quello usato nella zona bar, per eventuale lavaggio di verdura e frutta;
• attrezzature idonee: forni a microonde, frigoriferi e congelatori di sufficienti dimensioni;
• una lavastoviglie, se non vengono utilizzati piatti e posate a perdere.
Servizi igienici per il personale
Nel caso vi siano più di 10 lavoratori subordinati o ad essi equiparati i servizi igienici dovranno essere suddivisi per sesso (requisito per la Medicina del Lavoro);
• altezza minima mt. 2,40;
• aerazione naturale (1/8 della superficie del pavimento) o artificiale a mezzo di elettroventola in grado di assicurare almeno 6 ricambi/ora;
• dispositivi contro gli insetti;
• non comunicanti direttamente con cucina, dispensa, altre zone di lavorazione o deposito e sala ristorante;
• pareti piastrellate o smaltate fino a mt. 2 da terra;
• lavello in acciaio inox o ceramica dotato di acqua potabile corrente calda e fredda, erogata mediante rubinetteria a comando non manuale (pedale o fotocellula) con scarico sifonato in fognatura;
• erogatori automatici fissi di sapone liquido o in polvere e di salviette asciugamano a perdere o in alternativa asciugamani elettrici ad aria calda;
• porta dell’antibagno a chiusura automatica con l’apertura verso l’esterno di modo che il personale addetto dopo aver lavato le mani, possa uscire semplicemente spingendo la porta senza dover toccare la maniglia che deve essere utilizzata solo per entrare;
• collocazione all’interno della struttura e facilmente raggiungibili dal luogo di lavorazione;
In casi particolari e per le piccole attività di bar che non hanno il locale laboratorio e che non effettuano quindi preparazioni gastronomiche, può essere accettato un solo servizio igienico sia per il pubblico che per il personale a condizione che rispetti i requisiti previsti per entrambe le categorie di utilizzatori.
Servizi igienici per il pubblico
• Eventuale predisposizione di un servizio igienico opportunamente dimensionato ed accessoriato (come da normativa specifica) in modo che sia accessibile (contattare preventivamente l’ufficio Tecnico del Comune) ai soggetti portatori di handicap;
• le caratteristiche strutturali ricalcano quelle già viste al paragrafo precedente; tuttavia, si rileva che, benché ne sia consigliata l’adozione, non è obbligatoria l’installazione di rubinetteria a comando non manuale e dei distributori di sapone liquido e carta a perdere;
• il numero dei servizi andrà valutato in rapporto alle dimensioni complessive dei locali;
• preferibile la suddivisione per sesso, oltre i 50 posti, salvo diverse disposizioni regolamentari.
Spogliatoio
• idonea ventilazione, illuminazione, riscaldamento (anche artificiali);
• pavimenti e pareti aventi superficie facilmente lavabile e disinfettabile;
• un armadietto a doppio scomparto, facilmente lavabile e disinfettabile, per ogni addetto operante nell’attività;
• può essere utilizzato come spogliatoio l’antibagno ad uso esclusivo dei servizi per i dipendenti;
• nel caso vi siano più di 5 lavoratori subordinati o ad essi equiparati, gli spogliatoi, di norma, dovranno essere suddivisi per sesso (D.L.vo 626/94)
In casi particolari e per le piccole attività di bar che non hanno il locale laboratorio e che non effettuano quindi preparazioni gastronomiche, può essere accettato un armadietto, idoneamente collocato, per il deposito di vestiario e divise.
Questa e tutta la legge, ma se facciamo un’analisi, il locale non rispetta del tutto le norme di sicurezza vigenti! A partire dall’altezza, dal microclima, all’uscita di sicurezza(che comprende tra l’altro una barriera architettonica), del lavello, che oltre ad essere utilizzato per il lavaggio di tazze e altro,viene anche utilizzato per il lavaggio di ortaggi e verdure per la preparazione dei panini. Inoltre vi chiedo? Ma il deposito? Chi mi garantisce che i prodotti sono custoditi in appositi ambienti e non tra roditori o escrementi di gatti! Ho tralasciato i servizi igienici, ma lascio a voi analizzare i fatti! Cordiali saluti…
ANONIMO AMALFITANO
ma cosa vogliamo fare .... chiudiamo tutti quelli che non rispettano in pieno le leggi ? facciamoci un esame di coscienza, tutti o molti tra noi abbiamo lavorato nel campo ... ristoranti, bar, alberghi ... posiiamo dire con certezza che tutte le regole igienico sanitarie vengano rispettate ? ? ? ... io credo di no
Qui si sta facendo lo stesso errore del discorso "strada di cigliano" ... si parte da una presunta (finora) ordinanza e si va a finire col farsi gli affari di qualcuno ....
La domanda è una soltanto ... fa piacere vedere che può lavorare con più tavoli chi ha il locale più grande ? ? ?
A me assolutamente NO ! ! ! e poi ... con quali soldi si ritrova un locale grande oggi ? ... non è principalmente grazie all'incasso ai tavoli in piazza ? e se io o mio figlio un domani volessimo aprire un bar in un piccolo locale ( dato che quelli grandi non ci saranno mai e/o non sarebbero alla portata di una persona che cerca di crearsi una piccola attività per non essere costretto a lasciare il proprio paese in cerca di lavoro ) ... come potrei fare ? ? ?
Carissimi proprietari dei bar di Ravello ... pensavo che la vicenda "ridicola" della somministrazione degli alcolici entro un certo orario fosse finita lì ... e invece ... non siete ancora soddisfatti ... siete convinti che la piazza sia la vostra ma ... ATTENZIONE ... qualcuno potrebbe un giorno perdere la pazienza e venire a far valere i propri diritti proprio nella piazza centrale del nostro paese ... e se non fosse una sola persona ? ? ? e se tutti i RAVELLESI decidessero di venitre a degustare una birra a fine lavoro, a mezzanotte in piazza ? ? ?
Se il paese continuerà a seguire questa direzione, Io mi farò avanti e comincerò ad essere più presente soltanto per dare fastidio ...
Grazie
GRAZIE
Egregio Sig. Sindaco, sono venuto a conoscenza di una legge che potrebbe accontentare sia voi amministrazione sia i gestori di locali. Credo che il buon senso sia gradito a tutti e comunque chi meglio di Lei, in materia di legge, poiché esistono, può applicarle e farle rispettare! In fondo la legge è uguale per tutti!
Mi spiego meglio, questa legge prevede che il gestore debba rifiutare il servizio nel caso di persone ubriache, di minori e d’infermi di mente.
In particolare, l’articolo 689 del codice penale punisce, con pena pecuniaria da 516 a 2.582 euro o pena della permanenza domiciliare da 15 giorni a 45 giorni, o del lavoro di pubblica utilità da 20 giorni a sei mesi, oltre alla pena accessoria della sospensione dell’esercizio, l’esercente che somministra in un locale pubblico bevande alcoliche ai minori di anni 16 e alle persone che appaiano affette da malattia di mente o che si trovino in manifeste condizioni di deficienza psichica a causa di un’altra infermità.
L’articolo 691 del codice penale punisce con le stesse pene gli esercenti che somministrano bevande alcoliche a una persona in manifesto stato di ubriachezza.
Va ricordato, infine, che la Corte di Cassazione con la sentenza n. 42248 del 28 ottobre 2004 ha reso definitiva la sospensione dell’esercizio di un bar per quindici giorni e confermato l’ammenda di 517 euro a carico di una barista colpevole di aver servito un cliente in evidente stato di ubriachezza. Arrivo al dunque, la mia proposta è di modificare l'ordinanza sul divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le 22, posticipando lo stesso orario alle 00.30 e obbligando i gestori alla chiusura dei locali per le ore 01.30, utilizzando la suddetta legge in caso di disagi o mancanza di applicazione! Questo avviene in quasi tutte le città turistiche che vivono di turismo, credo che anche Ravello possa farla. Penso che alla fine i gestori rifletteranno bene prima di vendere l'impossibile agli sposini irlandesi o chi esso sia, sapendo che rischiano la sospensione dell'attività! In attesa di una Sua cortese risposta, la saluto cordialmente.
ANONIMO AMALFITANO
allora mi chiedo sono loro i primi responsabili di questa legge
Grazie
ANONIMO AMALFITANO
ANONIMO AMALFITANO
Come dico spesso...se si sa e si tace...si diventa complici...o come si dice a Roma : " se tocchi er pupo te lo fai compare!! "
mamma della saletta...stiamo attenti..non alziamo ili tiro...rischiamo grosso...
Secondo me...gli vuoi molto bene a quelli del panino...
tu sei
egli è...non importa sapere chi sono o chi siamo, visto che questo spazio è libero ma anonimo per volere del Suo ideatore. Una cosa è certa, la gente, vecchi e giovani, donne e uomini, deve sapere la realtà di questo paese, perchè le persone come te, caro anonimo delle 18, sono complici di tutte queste porcherie. Il paese ha bisogno di crescita culturale e professionale. Non possiamo sempre chiudere gli occhi per far gonfiare il portafoglio altrui. Ci sono delle regole e vanno rispettate. Chi è imprenditore, in questo caso anche i gestori di taverne, deve essere al passo col tempo e con le esigenze del momento..cioè investire!!! I buoni fratelli Ruocco, hanno investito, ed ora aggiungendo un pizzico di professionalità, dovranno essere premiati con il lavoro! Questo è il mio augurio...Ritornando al discorso di alzare il tiro...a volte serve, sopratutto se il gioco vale la candela! Se siamo arrivati a questo, di sicuro non l'ho deciso io, ma decantare l'operato di persone che non sanno cosa sia la qualità e la professionalità e salvaguardare una struttura del tutto illegale, penso che sia da irresponsabili! Mi auguro che il buon senso ti apra un pochino la mente, facendoti riflettere su quali siano le soluzioni migliori per questo paese!
ANONIMO AMALFITANO
Mo' me ne vado a mangiare uno!!!