Vi giro questa mail che mi è arrivata. La sentenza 338/2008 chiarisce definitivamente che i Comuni che non hanno nessuna depurazione non possono richiedere il canone di depurazione. Ed ovviamente grazie alle amministrazioni Comunali, e ai noi elettori, in tutti questi anni, il nostero Comune non si è dodato di alcun depuratore AEC-Eurosportello" aderente alla CONF.AS (Confederazione delle Associazioni) www.confas.org info@confas.org Oggetto: Comitato Promotore della Class Action Recupero Canone Depurazione Acqua abbiamo inserito nel blog http://recuperocanonedepurazioneacque.spazioblog.it/ i nominativi dei primi comitati ed associazioni che hanno espresso il desiderio di aderire al Comitato Promotore della Class Action Recupero Canone Depurazione Acque, da avviare per ottenere il recupero delle cifre ingiustamente riscosse dalle Aziende di Servizio per il canone/tributo per il trasporto delle acque di rifiuto, in assenza completa o temporanea dell'impianto centralizzato di dep
Commenti
FESTE, FARINA E FORCA
Si tratta di un cambiamento commerciale della città il rischio di perdere la propria identità è forte come è avvenuto a Positano
La cucina era in passato la cantina e la cisterna dell'abitazione; poi grazie agli sforzi di tutti ed alla preziosa collaborazione di Gennaro, brillante ingegnere edile nonché marito di Chiara, è stato possibile realizzare l'attuale ambiente, caldo ed accogliente.
ps. Frank scusami se ho scritto qualcosa in un linguaggio che a me nn è comune, xò quando ce vò ce vò...
la giunta comunale va male? aiutamola tutti insieme a risolvere i problemi, gli assessori ci devono solo rappresentare ma i problemi possiamo anche risolverli noi.
gaetano di palma
Qualcuno mi può spiegare che cosa hanno in come Umberto, i drogati e l'edicola?
Riguardo a quest'ultima volevo solo dire che mi dispiace molto che la nostra piazza abbia perso anche l'edicola.
Anche se si è spostata solo di pochi metri ha lasciato un vuoto ormai incolmabile.
La situazione è grave, davvero grave: prima sono sparite le salumerie per lasciare spazio a negozi di ceramica e boutiques tres chic, poi si è trasferita la farmacia assieme alle poste. Quel che mi chiedo è quando apriranno un Mc Donald o un Burger King, quando cioè Ravello diverrà completamente un prodotto da vendere e non più un posto da vivere; un paese senza la piazza non è più una comunità.
Personalmente in piazza Vescovado ci terrei pure il mercato settimanale, organizzerei gionate dedicate al libro o all'antiquariato,ai prodotti biologici, ritornerei ai giochi dell'ACR o dell'Anspi, alle Tarantelle, insomma vorrei una piazza viva in cui si possa cantare, suonare, trascorrere il tempo senza troppi formalismi ed etichette; vorrei un luogo di discussione ed incontro, un luogo della passione e della memoria.
Basta con un paese fatto come una cartolina, come la scenografia per mille matrimoni, certo quelli pure servono per l'economia del nostro paese ma ciò non significa che dobbiamo vivere al servizio dello straniero.
Vogliamo il turismo d'elite? Va bene ma ciò non significa che a Ravello possano vivere solo i "nobili", gli "aristocratici", gli intellettuali da salotto perchè una comunità è fatta anche dai muratori, dai contadini, dalle casalinghe, dai mulattieri,da chi insomma probabilmente ha altri interessi ed altre esigenze e non per questo deve essere emarginato e denigrato.
Probabilmente sono uscito anch'io fuori traccia ma sto fatto dell'edicola mi ha fatto incazzare!!!
Buona notte
Pasquale Ruocco
Sono comunista, questo è giusto, ma ciò non significa che non me ne freghi delle tradizioni anzi, eppure i comunisti a partire da Gramsci se ne sono fregati parecchio.
Il marcato dei porci poi chi la mai messo in mezzo ho semplice parlato di una piazza che sia simbolo dell'esistenza di una comunità e non una bomboniera da tener pulita per chi viene da fuori.
Ma siete mai stati a ,Verona, a Francoforte, Mannheim, Parigi, Amsterdam, Bruges, Bruxelles, Strasburgo solo per citare qualche paese diverso dal nostro in cui i mercati si tengono nelle piazze della città anche tutti i giorni e non sono emarginati in quelli che Augè chiama non luoghi?
pasquale ruocco
pierluigi
Il problema è il costo dei biglietti spesso esagerato, nonchè la mancanza di una seria apertura al paese.
Non sto qui a difendere il Festival anche perché, come ho scritto più volte, sono contrario al concetto stesso di fondazione ma solo per constatare che con uno sforzo maggiore da parte di tutti gli interessati, amministrazione comunale in primis ( vi ricordo che anche il comune siede al tavolo del consiglio di amministrazione), il festival potrebbe essere davvero di Ravello.
Vi sembra normale avere uno degli eventi più importanti d'Europa e al contempo uno scarso, per non dire inesistente, programma d'eventi per il paese, per la piazza ( ritorniamo sempre lì alla fine) e per le frazioni (ricordiamo che Rvello è fatta anche di quelle)?
pasquale ruocco
pasquale ruocco
Gioite popoli....