Il Delirio di Onnipotenza.........

TRE ANNI DI OPPOSIZIONE(di Secondo Amalfitano)
A tre anni dall’ultima consultazione elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Ravello che mi ha visto non vincitore per ben 14 voti di differenza, provo a fare un bilancio politico e a esternare alcune considerazioni.
All’indomani del voto:
· ben consapevole di quanto sia lacerante per un piccolo comune una competizione elettorale;
· ben consapevole che appena 14 voti di differenza erano troppo pochi sia per far sentire appagati i vincitori che rassegnati gli sconfitti;
· ben consapevole che la domanda di “sangue e arena” sarebbe montata forte da una parte e dall’altra;
· ben consapevole che avremmo assistito a un “dejà vu” nel modo di “amministrare allegramente” il paese;
· ben consapevole che la mia persona avrebbe tratto giovamento dal mantenere alta la tensione e fermo lo scettro di comando;
· ben consapevole che qualsiasi altro atteggiamento che non fosse quello della guerra ad oltranza e dell’aizzare le folle, avrebbe avuto ripercussioni non positive sulla mia persona;
· ben consapevole che Ravello e i tanti progetti messi in campo non potevano permettersi una competizione senza fine;
· ben consapevole che mi accingevo a chiedere l’ennesimo sacrificio alla mia famiglia che da sempre ha dovuto subire le azioni dei cattivi e degli imbecilli, che a Ravello sono presenti in perfetta media mondiale;
· ben consapevole che molti amici avrebbero letto non positivamente la mia azione,
· ben consapevole che dopo 8 anni spesi a far crescere soprattutto civilmente, socialmente, culturalmente, eticamente e moralmente il paese, non potevo sottrarmi all’ennesimo dovere;
· ben consapevole che l’intero mondo che aveva apprezzato il mio lavoro non meritava di essere deluso;
· ben consapevole che continuare a sostenere la mia, come l’unica, sola, vera, autentica paternità della realizzazione dell’Auditorium Oscar Niemejer, sia pure con l’aiuto di tanti amici, avrebbe solo ulteriormente danneggiato la realizzazione dell’opera;ben consapevole di tutto ciò, decisi di mantenere una linea defilata, limitando a poche apparizioni la mia presenza in Consiglio Comunale, imponendomi di non svolgere direttamente alcuna azione verso i tanti abusi e le tantissime illegittimità compiute dall’amministrazione in carica, di non mettere mai più fisicamente piede in municipio, di non rispondere a nessuna delle tante provocazioni che in vario modo mi sono piovute addosso, di non denunciare penalmente e civilmente i responsabili di reati commessi nei mie confronti; decisi di impegnarmi anche a dare il mio contributo a risolvere problemi dell’amministrazione in carica, a cercare di attutire in ogni modo i contraccolpi negativi dell’azione sciagurata dell’attuale amministrazione, di impegnarmi comunque per far arrivare a Ravello e su Ravello gli effetti benefici dell’azione di tanti amici che mi onoravano e mi onorano della loro stima e amicizia; cosa più dolorosa, decisi di non rivendicare alcun merito sulla realizzazione dell’auditorium, lasciando che giorno dopo giorno diventasse l’auditorium di tutti tranne che mio, fino all’ultima farsa-pagliacciata del 25 aprile scorso presso il cantiere, allorquando persone senza dignità hanno taciuto la verità con azioni camaleontiche e trasformistiche degne dei migliori mestatori ed imbonitori di folle. Vergogna!!!!!!!
Ad oltre metà del guado qual è il bilancio di cotanta azione?
ü Un amministrazione comunale che ancora va a caccia di colpe e di colpevoli, anziché pensare ad amministrare la straordinaria eredità ricevuta: un assetto organizzativo e giuridico dell’apparato amministrativo e dei servizi eccellente e unico in Costiera e non solo, decine di milioni di euro da spendere, una progettualità per centinaia di milioni di euro, una visibilità mondiale, un apprezzamento universale delle azioni messe in campo dalla mia Amministrazione, il favore verso Ravello di tantissime organizzazioni e persone (dai media ai partiti di destra e sinistra, da imprenditori di fama mondiale a tecnici unici;
ü Un amministrazione comunale impegnata solo a demolire tutto quanto organizzato, programmato, progettato e finanziato dalla precedente, travolgendo in questa opera demolitoria anche le persone, o per meglio dire, le personalità che maggiormente erano state al mio fianco;
ü Un’amministrazione comunale che in tre anni non ha fatto una azione, dico una, a favore della cultura e della crescita sociale;
ü Un’amministrazione che ha completamente confuso i cittadini finanche sulle gerarchie istituzionali quali : Vice, significa secondo e non primo; consigliere non è assessore; Minoranza significa 4 e non 0; delega significa fare qualche cosa di diverso dai fatti propri;
ü Un gruppo, anzi un gruppuscolo di mestatori e denigratori di professione che, soprattutto con l’uso delle nuove tecnologie, hanno pensato bene di dedicare tutta la loro vita (non mi pare siano mai riusciti e riescano a fare altro) a demolire la mia persona, con ingiurie e calunnie di ogni ordine e tipo, invadendo la mia vita non solo pubblica, ma anche professionale e privata. Persone, o per meglio dire quacquaracquà, che anche con l’anonimato hanno ridotto Ravello a un blog di quart’ordine, all’interno del quale tutto il male possibile e immaginabile di Ravello viene ricondotto ad un’unica persona: il sottoscritto, anzi mi correggo, a due persone: mi fa buona compagnia il malcapitato De Masi che, avendo pensato, sciaguratamente per lui, di innamorarsi di Ravello, è colpevole di avere spesso e volentieri idee concordi e sinergiche con le mie. Dimenticano questi figuri, ma forse sarebbe più corretto dire che non hanno mai saputo, che il consenso si guadagna sulle idee, sulle proposte e sulle azioni a favore di qualche cosa e di qualcuno, non sull’attività CONTRO. Demolire me e altri, volendo viaggiare per pochi minuti nel mondo dei sogni di qualcuno, non serve; non serve a chi tenta di farlo, non serve al paese, serve solo ad appagare malcelate frustrazioni infantili, patologie varie e forse, per qualcuno nello specifico, vendette per mancato pagamento o ripagamento di crediti elettorali. Di fronte a precisi e sicuri pareri legali che mi suggerivano di denunciare tali misfatti mi sono imposto di non farlo. Ho sbagliato? Forse ho sbagliato perché non ho valutato che, in mancanza di autonomia cerebrale dei soggetti coinvolti, portatori sani di menti obnubilate bisognose di cure antiflogistiche, denunciarli sarebbe stato l’unico modo per fermarli, rendendo un servizio al paese e al suo buon nome (purtroppo la diffusione via internet è devastante). Il grande risultato che stanno ottenendo, i masturbatori mentali, è quello di far esclamare a tante persone illustri e al di sopra di ogni sospetto: “Come è possibile che a Ravello ci siano persone di così infimo livello?”. Quanto alla difesa che essi fanno dell’anonimato che alimentano sul web, è quanto mai esplicativa del loro retaggio : 1) Si dicono giovani e fustigatori della corruzione e dell’illegalità; 2) si atteggiano al meglio del paese; 3) hanno la presunzione di essere il meglio mondiale e, pertanto, di dover dirigere loro le orchestre a Villa Rufolo, di fare i direttori e presidenti di tutto quanto c’è da dirigere e presiedere; orbene mi domando:” come è possibile che un siffatto paese con cotanti cervelli debba far ricorso a metodi tipici di camorra, mafia, delinquenza, ignoranza, qual è appunto l’anonimato? Magari si compiacciono con se stessi per il mio continuare a salutare e guardare negli occhi qualcuno di loro, si sentono esseri superiori, sono orgogliosi di combattere contro il “mostro cattivo”.
ü E il paese? La gente comune che fa? Bella domanda!!!!! Ho provato a rispondere , la conclusione cui sono arrivato è che i mutamenti socio-culturali di una comunità sono molto più lenti di quanto un sindaco-sognatore può immaginare. Ravello ha fatto molti passi avanti, ma sicuramente non tanti da consentire alla massa di non sottovalutare l’azione virulenta che il male, il contro, l’infamia possono fare soprattutto sui giovani , devastandoli. In un paese più degno del suo passato, alcune azioni quali scritte sui muri, blog beceri, mancanza di rispetto verso persone perbene e ospiti, avrebbero determinato l’indignazione di tutti. Invece il silenzio, con buona pace di una minoranza che, mortificata e come sempre carina, ha esternato di tutto e di più. D’altra parte, se si considera che un intero gruppo di maggioranza consiliare, a fronte di una esplicita richiesta della Minoranza, si è rifiutato di adottare una delibera di solidarietà a un Consigliere Comunale e ad un Ministro colpiti dalla mano di cui sopra, è quasi normale che ai più non viene l’idea di indignarsi. Tranquillizzo gli illustri colleghi di maggioranza, sindaco 1 e 2 inclusi,: ove mai dovesse apparire qualche scritta infamante nei loro confronti (pare che la mamma degli imbecilli è sempre in cinta), mi farò personalmente promotore di una deliberazione di solidarietà, sperando che anche loro possano ricevere centinaia di attestati da tutt’Italia come è successo a me, senza nessuna differenza fra destra e sinistra. Mi sovviene una domanda che come tante resterà senza risposta: pensano lor signori di maggioranza, con gli amici grafomani, che Ravello ha fatto una bella figura in Italia con gli inni all’idiozia di recente comparsa?????? Pensano di plaudire ai solerti giornalai che hanno dato immediato risalto alla notizia ????? Tutto come previsto: solo una gestione allegra e spensierata del paese.
ü Devo fare ammenda per i tanti: ben consapevole, uno mi era sfuggito: Non ero affatto consapevole che a fronte della mia scelta avrei dovuto subire le seguenti azioni:
· 4 gomme tagliate toyota;
· 1 gomma tagliata 500
;· 1 targa asportata 500;
· 1 cappotte tagliata 500;
· 2 gomme tagliate 500
· 1 sella tagliata vespa;
· 1 cappotte tagliata 500;
· 1 sella tagliata vespa;
· 1 danneggiamento interno 500
· 1 targa tagliata 500 (N. B. Non sono ripetizioni, sono singoli episodi raccolti negli ultimi 36 mesi)
Inutile dire che continuo a salutare anche qualche “ meccanico danneggiatore, e anche qui una domanda sorge spontanea : ma dopo il danneggiamento ti senti meglio? La sera ti addormenti più tranquillo? Quando ti guardi allo specchio ti vedi più bello e coraggioso? Pensi che mi stai rovinando la vita? Se le tue risposte sono SI, continua pure e non ti fermare. Sapere che sto facendo un’opera di carità fa stare meglio pure me.
Dopo tante domande, per così dire retoriche, nel senso che saranno senza risposte, una domanda non retorica c’è e spero di avere risposte.E’ chiaro che continuare così sarebbe alquanto masochistico da parte mia, ma, soprattutto, non sarebbe giusto nei confronti della mia famiglia che non può continuare a subire per colpe sicuramente non sue. Orbene io immagino solo due possibili soluzioni :
1) Si ritorna alle vecchie battaglie ricominciando a seguire con la lente di ingrandimento fatti e misfatti di un’amministrazione sciatta e superficiale, che del diritto amministrativo dimostra di avere una libera interpretazione. Avviamo alcune denunce circostanziate per portare all’attenzione della Magistratura fatti specifici e chiedere espressamente di perseguire i colpevoli.
2) Abbandoniamo il campo lasciando dopo 34 anni ininterrotti il Consiglio Comunale che oramai è una pallida e sbiadita controfigura di ben altri Consigli Comunali, che almeno vedevano sedere Consiglieri Comunali veri e autentici che, quant’anche in italiano approssimato e almeno una volta l’anno o nelle feste comandate, esprimevano il loro pensiero, e non apparivano come statue surreali e silenti, per tre anni semplici comparse in sceneggiate di narcisismo dominante e smidollataggine soccombente. Non come fuga da responsabilità o mancanza di coraggio, ma semplice difesa di una dignità personale che se non sta a cuore ai più, sicuramente sta a cuore a chi come me ha dovuto lottare con i denti per arrivare ai risultati ottenuti e non può consentire che quattro delinquentelli da strapazzo continuino a sparlare .Quale delle due è quella più giusta, saggia e opportuna? C’è una terza possibilità?Su queste domande sarebbe bello poter aprire un dibattito e sentire la maggioranza del paese cosa pensa. Qualche cosa sicuramente farò per supportare la mia decisione finale con il pensiero del maggior numero possibile di persone. Voglio chiudere questa mia riflessione con un pensiero che è diretto unicamente ai guastatori e ai denigratori:Dopo la mia decisione farete bene a darvi una regolata. Non permetterò più a nessuno di calpestare il mio nome ed i miei beni, costi quel che costi. Chi ha provato a farlo prima di voi, peraltro con ben diverso spessore ma non altezza, se ne è pentito amaramente.
INTELLIGENTI PAUCA

Commenti

Anonimo ha detto…
Qualcuno che ha detto qualcosa dopo il manifesto di Amalfitano c'è http://www.positanonews.it/dettaglio.php?sez=RAVELLO,+GERARDO+RUSSO+PER+ITALIA+DEI+VALORI+COMINCIA+LA+CAMPAGNA&id=23480
Anonimo ha detto…
no comment mi sembra di vivere in un paese dove comanda la mafia con a capo un uomo barbuto che pensa di poter minacciare,comandare,e sopratutto essere l'onnipotente,mi chiedo ma chi si permette di andare a bucare le ruote,rompere la cappotta ecc. nel terreno del capo dei capi?
se è successo tutto cio, vuol dire che sta perdendo potere e che qualche suo seguace lo ha tradito.
quindi non rompesse le scatole con queste lettere intimidatorie.
un ribelle di rebellum
Anonimo ha detto…
ki pe sti mar va sti pisci piglia................
ma va fa n'cul!

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