Il Cimitero di Ravello
Ho scelto di pubblicare ancora una volta l'intervento di Di Palma,( che sembra aver intrapreso una nuova strada) anche perchè ancora una volta mi è stato inviato , a differenza di Imperato , che ....continua ad ignorarmi.
In quasi venti mesi, da questo blog, ho più volte lanciato piccoli allarmi sulle condizioni del Cimitero... ma invano.
Ora sembra che tutti abbiano aperto gli occhi,e scelgo liberamente di appoggiare qualsivoglia iniziativa popolare, se la sonnolenta amministrazione, non dovesse, malaguratamente ,prendere nessuna iniziativa.
Lo stile che contraddistingue il mio operato mi ha imposto una pausa di riflessione.
Sono soddisfatto della mia sortita, vi ho costretto a prendere carta e penna e a rispondermi; le riflessioni pubbliche hanno il compito ed il dovere dell’informazione per cui i cittadini che ci hanno letto possono autonomamente ricercare la verità e, scegliere autonomamente il portatore di questo incommensurabile bene che è la verità stessa e, per onestà, aggiungo che non è mai nè assoluta nè di parte.
A ben guardare i miei toni sono sempre gli stessi quelli dell’uomo di pace, dell’amministratore che vuole segnalare, che vuole suggerire, che vuole operare per la comunità.
La scelta di preferire un canale comunicativo piuttosto che un altro, testimonia la mia buona fede, perchè non ho mai pensato che uno strumento di informazione debba e possa appartenere ad una sola parte politica, concetto che è solo dei regimi; vivendo invece in democrazia considero lo strumento divulgativo patrimonio di tutti e, qui mi piace ringraziare l’amico Emiliano che, ospitandomi, ha praticato libertà, democrazia ed alto senso civico.
Questo giovane merita lusinghieri successi perchè conosce le regole dell’informazione e non si dimostra nè tracotante nè padronale.
Amo quella che è stata la storia e dalle radici mi sforzo di vivere l’oggi e mi protendo nel futuro.
Non devo essere io il tessitore di risultati lusinghieri di una coralità amministrativa nella quale negli anni ho operato ma, se devo proprio dire qualcosa, un enunciazione, per esempio: Auditorium!
Non voglio sollevare polveroni né rivendicare meriti né proporre ferite che ancora sanguinano, la storia quando sarà scritta, indicherà fatti, nomi e finalità.
Ma l’esemplificazione minima, unica è il dato appartenente alla coralità di impegno a cui pure non mi sono mai sottratto mentre, mi piace ricordare il mio impegno per il sociale, per i giovani ecc.
Non mi sveglio una mattina…
Vivo con l’ansia di stare tra la gente e di operare per la gente senza chiedere a chicchessia appartenenza politica o meno.
Dico queste cose perchè ci si possa comprendere, perchè possa nascere un rapporto senza steccati ma, di autentico dialogo in cui ognuno possa dire la sua ed auspicando il confronto possa venir fuori la soluzione migliore.
Non c’è la campagna elettorale nell’invito a visitare il cimitero ma con il tuo dire, caro Sindaco, mi testimoni che quantomeno ti ho consigliato ed invitato a visitare quel pio luogo a cui, tu stesso, fai riferimento come una zona franca a tutti appartenente.
Mi sono dovuto documentare e, non avrei mai voluto farlo perchè a tutti fosse noto lo stato di notevole “disagio” vissuto in questo cristiano posto.
Le testimonianze visive sono solo una minima parte degli sconci che si possono presentare agli occhi dei ravellesi tutti.
Nè voglio parlare di igiene, nè voglio invocare presenze estranee al dibattito politico amministrativo ma, solo invitarvi, a prendere seri provvedimenti che abbiano il sapore della massima urgenza…
Non ci si salva, caro Sindaco nè si è assolti, invocando deliberati non attuativi o autorizzazioni di là da venire.
All’emergenza si risponde con provvedimenti immediati e non radicalmente risolutivi ma, abbastanza durevoli nel tempo.
“Ho personalmente verificato in questi giorni (agosto 2009) le condizioni complessive che appaiono assolutamente dignitose” (intervento del sindaco Paolo Imperato del 6 agosto 2009).
Le foto che seguono, scattate nei giorni successivi al 6 agosto 2009, testimoniano, inequivocabilmente, lo stato di abbandono, di degrado nel quale versa il cimitero di Ravello
Sono soddisfatto della mia sortita, vi ho costretto a prendere carta e penna e a rispondermi; le riflessioni pubbliche hanno il compito ed il dovere dell’informazione per cui i cittadini che ci hanno letto possono autonomamente ricercare la verità e, scegliere autonomamente il portatore di questo incommensurabile bene che è la verità stessa e, per onestà, aggiungo che non è mai nè assoluta nè di parte.
A ben guardare i miei toni sono sempre gli stessi quelli dell’uomo di pace, dell’amministratore che vuole segnalare, che vuole suggerire, che vuole operare per la comunità.
La scelta di preferire un canale comunicativo piuttosto che un altro, testimonia la mia buona fede, perchè non ho mai pensato che uno strumento di informazione debba e possa appartenere ad una sola parte politica, concetto che è solo dei regimi; vivendo invece in democrazia considero lo strumento divulgativo patrimonio di tutti e, qui mi piace ringraziare l’amico Emiliano che, ospitandomi, ha praticato libertà, democrazia ed alto senso civico.
Questo giovane merita lusinghieri successi perchè conosce le regole dell’informazione e non si dimostra nè tracotante nè padronale.
Amo quella che è stata la storia e dalle radici mi sforzo di vivere l’oggi e mi protendo nel futuro.
Non devo essere io il tessitore di risultati lusinghieri di una coralità amministrativa nella quale negli anni ho operato ma, se devo proprio dire qualcosa, un enunciazione, per esempio: Auditorium!
Non voglio sollevare polveroni né rivendicare meriti né proporre ferite che ancora sanguinano, la storia quando sarà scritta, indicherà fatti, nomi e finalità.
Ma l’esemplificazione minima, unica è il dato appartenente alla coralità di impegno a cui pure non mi sono mai sottratto mentre, mi piace ricordare il mio impegno per il sociale, per i giovani ecc.
Non mi sveglio una mattina…
Vivo con l’ansia di stare tra la gente e di operare per la gente senza chiedere a chicchessia appartenenza politica o meno.
Dico queste cose perchè ci si possa comprendere, perchè possa nascere un rapporto senza steccati ma, di autentico dialogo in cui ognuno possa dire la sua ed auspicando il confronto possa venir fuori la soluzione migliore.
Non c’è la campagna elettorale nell’invito a visitare il cimitero ma con il tuo dire, caro Sindaco, mi testimoni che quantomeno ti ho consigliato ed invitato a visitare quel pio luogo a cui, tu stesso, fai riferimento come una zona franca a tutti appartenente.
Mi sono dovuto documentare e, non avrei mai voluto farlo perchè a tutti fosse noto lo stato di notevole “disagio” vissuto in questo cristiano posto.
Le testimonianze visive sono solo una minima parte degli sconci che si possono presentare agli occhi dei ravellesi tutti.
Nè voglio parlare di igiene, nè voglio invocare presenze estranee al dibattito politico amministrativo ma, solo invitarvi, a prendere seri provvedimenti che abbiano il sapore della massima urgenza…
Non ci si salva, caro Sindaco nè si è assolti, invocando deliberati non attuativi o autorizzazioni di là da venire.
All’emergenza si risponde con provvedimenti immediati e non radicalmente risolutivi ma, abbastanza durevoli nel tempo.
“Ho personalmente verificato in questi giorni (agosto 2009) le condizioni complessive che appaiono assolutamente dignitose” (intervento del sindaco Paolo Imperato del 6 agosto 2009).
Le foto che seguono, scattate nei giorni successivi al 6 agosto 2009, testimoniano, inequivocabilmente, lo stato di abbandono, di degrado nel quale versa il cimitero di Ravello
Commenti
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!"
ma questo purtroppo è un problema di tutti. Questo secondo me è colpa delle amministrazioni che oramai pensano soltanto ad incentivare il turismo e non a garantire un livello di vita dignitosa a tutti i residenti. Smentitemi se non è vero
Insomma Ulisse, con tutta la buona volontà, mi pare che ci siano problemi un pò più urgenti del cimitero. Se un giorni fossi eletto sindaco vorrei che ti occupassi prima dei problemi un pò più urgenti per noi che ancora siamo di questo mondo.
In occasione della festa della Madonna del Lacco, il Gruppo Teatrale "La Ribalta" ha organizzato per domenica 6 Settembre 2009 alle ore 10.30 la prima Caccia al Tesoro in memoria di "Franco Lucibello", educatore e formatore scomparso a Ravello nel lontano 1995. Una Caccia al Tesoro dedicata a tutti, sia grandi che piccoli, tutti con un unico scopo, trascorrere una giornata di puro divertimento.
Le iscrizioni resteranno aperte fino al 4 Settembre
Il ritrovo sarà alle ore 10.30 presso il campetto del Lacco. Il divertimento è assicurato, non puoi mancare!!!
Ma possibbile che il dottore sappia solo criticare,io sono una persona che va al cimitero quasi tutte le domeniche a far visita i miei cari è posso garantire che non è un probblema di oggi quello che si vede nel cimitero ma bensi già da diversi anni,mi meraviglio che quando il dottor ulisse era in maggioranza non abbia mai parlato di questo benedetto cimitero,ora vedo che batte su questo probblema.
Forse ha capito che è un problema che colpisce tutti i cittadini è quindi se li vorrebbe mettere tutti dalla sua parte,ma penso che la gente che frequena il cimitero sa che non è un problema di oggi ma bensi vecchio minimo di 5/6 anni quindi caro dottore non faccia il criticatore anzi le do un consiglio si volti e guardi cosa ha fatto di buono per ravello quando era nella maggioranza(quando non batteva ciglio a tutto quello che accadeva nel paese)era troppo comodo non criticare barba papà :)
un anonima che non crede agli angeli
Attenzione ravellesi.
un bacione alla tua morosa.
forza napoli.